Nessun funerale laico o religioso per Raoul Casadei

Niente cerimonia laica nè religiosa. Già nei giorni scorsi – come riportato dalla stampa locale cesenate e riminese – la famiglia dell’artista aveva escluso cerimonie funebri, laiche o religiose.

Niente funerali per Raoul Casadei: il re del liscio, morto sabato scorso a causa delle complicazioni causate dall’infezione da covid – 19, sarà cremato presso la camera mortuaria dell’ospedale Bufalini di Rimini, dove era stato ricoverato. (L'Occhio)

La notizia riportata su altri media

Raoul Casadei è stato cremato al cimitero di Rimini. "Mi piacerebbe disperdere le ceneri laddove Raoul è sempre voluto stare: in mezzo. Raoul Casadei è stato cremato al cimitero di Rimini. (il Resto del Carlino)

Raoul non era stato ancora vaccinato. Come racconta l’uomo, è stato inevitabile il dilagarsi del contagio all’interno del nucleo familiare. E qui la fatidica domanda della conduttrice Barbara D’Urso: “Ma scusa, lui non era stato chiamato per il vaccino?” “No, non era stato ancora chiamato“. (Leggilo.org)

Ospite a ‘Live Non è La D’Urso’, Mirko Casadei ha raccontato come sono andate le cose, ricostruendo gli ultimi giorni prima della morte del padre, scomparso lo scorso sabato, 13 marzo, all’età di 83 anni a causa del Covid. (brevenews.)

Nessuna cerimonia pubblica per l'ultimo saluto a Raoul Casadei, deceduto il 13 marzo all'ospedale di Cesena, all'età di 83 anni. I parenti, molti dei quali ancora alle prese con la stessa malattia, hanno dato l'ultimo saluto al cantante al "Bufalini" per poi non accompagnarlo nell'ultimo viaggio fino alla sala del commiato riminese. (San Marino Rtv)

Mirko Casadei conferma che suo padre non si arrabbiava mai, che portava ovunque la sua allegria, il suo sorriso Mirko Casadei oggi si fa forza e passa da un programma all’altro perché tutti vogliono dire a addio a Raoul Casadei, il re del liscio. (Ultime Notizie Flash)

Altro che cliché, il Sangiovese è cultura e la sorella Carolina Casadei lo conferma: «Ce lo ha insegnato lui che per fare festa bastano un bicchiere e un sorriso collettivo» Più che un concerto una grande festa da trascorrere insieme con il Sangiovese a unire simbolicamente tutti in un grande brindisi collettivo». (Corriere della Sera)