Concordato preventivo biennale, i dubbi sul patto con il Fisco: i nodi da sciogliere e l'incognita Pil

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Open ECONOMIA

Cosa cambia per le partite Iva che decidono di cambiare regime? Un errore nella compilazione del modello Isa nel 2023 che effetto avrà sull’adesione al piano? I debiti tributari dei soci nelle società di persone preclude l’applicazione del piano? E ancora: le stime sul Pil per il 2024 al ribasso rispetto a quelle di pochi mesi fa che impatto avranno sulle scelte dei contribuenti? Sono tanti, e tutti da sciogliere, i nodi applicativi sul Concordato preventivo biennale, la misura del governo che, ricevuta la delega sulla riforma fiscale, punta a finanziare una riduzione delle tasse con un patto tra cittadini e fisco. (Open)

Su altre fonti

In primo luogo andrà chiarito cosa accade nell’ipotesi in cui un contribuente cambi regime passando dall’ordinario al forfettario o viceversa. A due mesi dal termine entro cui dovrà essere messo a disposizione il software per calcolare la proposta di concordato preventivo biennale (Cpb), sono almeno dieci i dubbi ancora irrisolti e che potrebbero avere riflessi sulle adesioni dei contribuenti. (Il Sole 24 ORE)

Approvate le modalità per l'acquisizione degli ulteriori dati per l'applicazione degli ISA 2023 e l'elaborazione della proposta del concordato preventivo biennale per gli anni 2024 e 2025. Nel provvedimento dell'Agenzia delle Entrate le procedure per contribuenti e intermediari (Informazione Fiscale)

Con Provvedimento del 12 aprile 2024 n. 192000, l'Agenzia delle Entrate ha defintio le modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023 e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nonchè le modalità di richiesta e acquisizione massiva degli stessi da parte dei soggetti incaricati della trasmissione telematica. (Fiscoetasse)

Collegio sindacale con occhi puntati sul concordato preventivo biennale. (Italia Oggi)

Il successo del “patto con il Fisco” sarà cruciale per la prossima legge di Bilancio. Il concordato preventivo biennale previsto dalla riforma fiscale dovrà infatti contribuire a finanziare la riduzione delle imposte. (Il Sole 24 ORE)

Dal tenore della norma si potrebbe affermare che sono inclusi nel perimetro del reddito concordato tutti gli elementi economici tipici dell’impresa o del lavoro autonomo, mentre restano. (NT+ Fisco)