Great Resignation, è boom di licenziamenti tra i giovani. Quali sono le cause?

Il Digitale ECONOMIA

The Great Resignation è il fenomeno di massa, partito dagli Stati Uniti nel post pandemia, che sta portando milioni di giovani al licenziamento.

Ma quali sono le cause che stanno portando i giovani alla grande fuga?

The Great Resignation o Big Quit è la grande fuga dal posto fisso che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto l’Occidente.

Tik tok: un lavoro che non è lavoro. La metafora del lavoro che non è un lavoro, ci aiuta a comprendere il fenomeno della Great Resignation

Great Resignation: che cos’è?

(Il Digitale)

Ne parlano anche altri media

Lasciano il lavoro soprattutto i giovani fra i 26 ai 35 anni, seguiti dai colleghi di poco più anziani, fino ai 45 anni di età Secondo quanto scrive l’autore dell’articolo, Ian Cook “Nel luglio 2021 quattro milioni di americani hanno deciso di lasciare il lavoro. (Luce)

Il mercato del lavoro è protagonista di numerosi cambiamenti, evidenti nel trend positivo degli ultimi mesi che si accompagna a un aumento delle dimissioni volontarie. Siamo stati colti di sorpresa nella maggior parte dei casi anche se dei segnali deboli dello sviluppo di questo fenomeno erano già ravvisabili – spiega Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp - (PMI.it)

«Siamo stati colti di sorpresa nella maggior parte dei casi anche se dei segnali erano già ravvisabili – spiega Matilde Marandola, Presidente Nazionale Aidp - Si cercano posti di lavoro maggiormente soddisfacenti da un punto di vista umano e in grado di garantire più equilibrio tra vita privata e lavoro. (Corriere della Sera)

Uno su quattro è alla ricerca di un nuovo senso di vita. Le cause risiedono nella ripresa del mercato del lavoro, ricerca di condizioni economiche più favorevoli e di maggior equilibrio tra vita privata e lavoro. (Economy Magazine)

Importanti sono poi le dimissioni nel settore manifatturiero e in quello della sanità Il dibattito sul fenomeno. Da alcuni mesi in Italia si parla del fenomeno delle cosiddette “grandi dimissioni”, dibattito avviato proprio da un contributo qui su lavoce. (Lavoce.info)

I settori più «colpiti» I settori che maggiormente rimangono scoperti sono Informatico e Digitale (32%), Produzione (28%) e Marketing e Commerciale (27%). È boom di dimissioni volontarie da parte di giovani neoassunti in mansioni impiegatizie in aziende del Nord. (GameGurus)