Giordano Bruno Guerri mette a tacere il qualunquismo delle ultime ore e non le manda a dire sulle recenti polemiche riguardo l'antifascismo: "É una spilla da indossare"

Giordano Bruno Guerri mette a tacere il qualunquismo delle ultime ore e non le manda a dire sulle recenti polemiche riguardo l'antifascismo: É una spilla da indossare
Il Giornale d'Italia INTERNO

Per chi conserva nella memoria un pizzico della migliore produzione televisiva che fu, non sarà difficile ricordare la presenza di Giordano Bruno Guerri al Maurizio Costanzo Show, scrittore e saggista di altissimo spessore, nonché intellettuale raffinato, che non si è mai omologato al "pensiero dominante". Bruno Guerri fu uno dei pochi che, in uno scambio di battute con quel genio che fu Carmelo Bene, disse "guardi che per me la parola fascista non è un insulto". (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Tutte le forze di opposizione hanno invece votato a favore della proposta, avanzata dal deputato Pd Stefano Graziano (LAPRESSE)

“Dietro la censura che c’è stata nella Rai, ma anche la dichiarazione della presidente del Consiglio, trovo gravissimo l’attacco denigratorio, di violenza, verso un intellettuale, uno scrittore importante, che semplicemente ha detto quello che pensava, tra l’altro su richiesta del servizio pubblico”, così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, fuori da Palazzo Madama commentando il caso Scurati. (Il Fatto Quotidiano)

Roma — «L’unica certezza che ho è che non c’è stata alcuna censura». (la Repubblica)

Nel luglio 2022, lo scrittore che oggi si atteggia a dissidente scrisse una lettera aperta all’allora premier lodandone il «piglio del dominatore» e sottolineando che i suoi avversari «non valgono una sua unghia». (La Verità)

Secondo: “Non sappiamo se è saltata per tircheria della Rai o perché lui voleva più soldi”. Giordano Bruno Guerri, noto storico che ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio del fascismo, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, che mette la parola fine (si spera) al caso Scurati. (Nicola Porro)

Una sola l'aggiunta da parte dello scrittore al testo ben noto: la sottolineatura che "anche questo 25 aprile non hanno pronunciato la parola antifascismo...". Ovazione per Antonio Scurati in piazza Duomo al termine della sua lettura dal palco del monologo prepararatpo per la trasmisione di Rai3 di Serena Bortone ma mai andato in onda. (Tiscali Notizie)