Ci sono 239 "problemi" per il Ponte sullo Stretto di Messina: tutti i nuovi dubbi

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Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini sognava di avviare entro l'estate i cantieri dell'opera-bandiera, il ponte sullo Stretto di Messina. Ma il primo sgambetto arriva dal ministero dell'Ambiente, guidato da Forza Italia, che chiede ben 239 integrazioni. Dai costi della maxiopera al rischio tsunami all'inquinamento: è lunga a dismisura la lista delle richieste di chiarimento, di fatto su ogni aspetto del progetto, che per le associazioni ambientaliste "non sta in piedi". (Today.it)

Ne parlano anche altri media

Il sindaco di Messina Basile non commenta per il momento il giudizio Mase: ecco invece il parere delle opposizioni dopo il primo stop al progetto Ponte (Quotidiano di Sicilia)

Ponte sullo Stretto Il sindaco del Comune che dovrà sostenere l’impatto maggiore per la costruzione della mega opera ha partecipato alla conferenza dei servizi nella Capitale: «Chi pensava che il progetto sarebbe stato approvato in un minuto è stato smentito». (LaC news24)

La promessa arriva dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Entro l’estate al via i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina. (Corriere della Sera)

Il documento più critico contenuto nella relazione di 39 pagine trasmessa dal Comune di Messina alla commissione ministeriale che dovrà valutare l’impatto ambientale del Ponte è quello redatto dal dipartimento Servizi territoriali e urbanistici di Palazzo Zanca. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Una telefonata di fuoco, quella dell’amministratore delegato della Stretto di Messina spa Pietro Ciucci al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: in una pausa dei lavori della prima seduta della commissione del ministero dell’Ambiente che deve dare il via libera al Ponte, e dopo aver letto incredulo che al pronti via proprio i tecnici del Mase hanno presentato una relazione con 237 … (la Repubblica)

Lo spiega, a Today.it, il leader di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli. A frenare l'iter dell'opera, cavallo di battaglia del leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, Il ministero dell'Ambiente dello stesso governo Meloni, che chiede ben 239 integrazioni. (Today.it)