Rai, la velina su Giorgia Meloni: ecco come va chiamata

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Giorgia Meloni non intende essere chiamata in altro modo se non "il" presidente del Consiglio. Nessun articolo al femminile dunque, tanto che la Rai è costretta a intervenire. Una nota dell'organizzazione sindacale fa sapere che "L'avvocato, l'avvocata. Il presidente, la presidente. Mentre l'Italia si sta faticosamente adeguando agli standard europei sull'uso del femminile negli incarichi pubblici e nelle professioni - come dimostra anche la recente scelta della Treccani, che segue le indicazioni già fornite dall'Accademia della Crusca - in molte testate della Rai stiamo assistendo a un pericoloso arretramento". (Liberoquotidiano.it)

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Fonte: Instagram @giorgiameloni Il premier o la premier?: per i giornalisti Rai solo uso al femminile Dopo la notizia sulla scelta di Giorgia Meloni, di voler essere chiamata “il” presidente del Consiglio, l'Usigrai chiarisce come ci si deve comportare con il linguaggio di genere. (Libero Magazine)

Polidori Massimiliano Panarari, sociologo, perché la Meloni ha scelto di farsi chiamare ’il presidente’ al maschile? "È un messaggio politico molto chiaro. La sensazione è che la Meloni, che ha dovuto combattere in un mondo maschilista e patriarcale, quale quello della destra storica, abbia avuto paura che in un ricorso alla declinazione femminile ci fosse una deminutio del suo ruolo e della sua forza istituzionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alla fine Giorgia Meloni è l'Uomo forte che l'Italia aspettava da tempo. (ilGiornale.it)

"Il" premier o "la" premier? Giorgia Meloni ha chiarito di preferire la prima formula, e oggi nei TG e programmi Rai alcuni giornalisti hanno utilizzato lo stesso articolo maschile, riferendosi al presidente del Consiglio. (ilmessaggero.it)

E' l'indicazione della linguista Valeria della Valle, condirettrice del Dizionario della Lingua Italiana Treccani, la quale conversando con l'AdnKronos si esprime sulla richiesta avanzata dal premier Giorgia Meloni di essere chiamata al maschile anziché al femminile. (Adnkronos)

Un'arretratezza che E' anche un segno di quanto la sinistra resti ancorata a ideologie anacronistiche. (Secolo d'Italia)