Sale il prezzo del grano: Mosca si avvia a limitare l’export

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

I rincari del pane scatenarono rivolte in molti Paesi del mondo, comprese quelle della Primavera araba.

Molti operatori temono però che questo sia solo il primo passo e che si possa arrivare a una replica del 2010.

La decisione innescò un rally che spinse il prezzo del grano al record storico.

All’epoca la Russia vietò del tutto l’export di grano, in un periodo in cui la siccità aveva compromesso i raccolti e in cui il rublo debole (come oggi) faceva preferire le vendite all’estero. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Vola il prezzo internazionale del grano, spinto dalla corsa all’accaparramento di farina e pasta, che nell’ultima settimana ha fatto registrare un ulteriore aumento del 6% alla borsa merci di Chicago. (Metropolis)

Una preoccupazione che – precisa la Coldiretti – ha spinto la Russia a trattenere per uso interno parte della produzione di grano dopo essere diventata il maggior esportatore di grano del mondo mentre il Kazakistan, uno dei maggiori venditori di grano, ha addirittura vietato le esportazioni del prodotto. (anteprima24.it)

Una preoccupazione che - precisa la Coldiretti - ha spinto la Russia a trattenere per uso interno parte della produzione di grano dopo esserne diventata il maggior esportatore del mondo". (Antimafia Duemila)

Si tratta di scelte che – sottolinea la Coldiretti – dimostrano come i governi si stiano concentrando sull’alimentazione delle proprie popolazioni mentre il virus interrompe le catene di approvvigionamento in tutto il mondo con timori di una crisi alimentare globale. (Irpinia24)

Vola infatti il prezzo internazionale del grano che nell’ultima settimana ha fatto registrare un ulteriore aumento del 6% alla borsa merci di Chicago con la Russia che ha deciso di limitare le esportazioni dopo che la scorsa settimana le quotazioni del grano nel Paese di Putin avevano raggiunto i 13.270 rubli per tonnellata, superando addirittura quello del petrolio degli Urali, che è sceso a 12.850 rubli per tonnellata. (Corriere dell'Umbria)

Produzioni agricole. (Il Tabloid)