«Se a Taranto chiude l'ex Ilva resteranno veleni e problemi»
Segretaria, passano gli anni e la vicenda ex Ilva resta molto complicata, giusto per usare un eufemismo.
«Noi sentiamo parlare della possibilità di un ulteriore rinvio e crediamo che questo stato d’incertezza non faccia bene a nessuno
Noi pensiamo che i temi della salute, dell’ambiente e della produzione debbano andare di pari passo.
«Se chiude l’ex Ilva nessuno investe e i problemi rimangono».
Non c’è Recovery fund e Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) se non si capisce cosa si fa dell’acciaio in questo paese». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri giornali
Secondo le due organizzazioni sindacali, «la vertenza ex Ilva ha bisogno di chiarezza e di interventi immediati che non possono continuare ad essere rinviati senza una programmazione certa rispetto al futuro occupazionale e ambientale del sito di Taranto Fiom e Uilm hanno sospeso lo sciopero inizialmente programmato per l’11 maggio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
L’Italia, invece, attende di veder ripartire gli impianti tarantini anche se il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che nel primo trimestre 2021 pure Taranto ha generato utili. (Il Sole 24 ORE)
Del resto stiamo chiedendo di fare a Taranto quel che a Genova, dove i lavoratori operano a servizio dei comuni di residenza, si fa già da molti anni. Questo dovrebbe quindi essere garantito anche qui in Puglia». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
L'ex Ilva, poi ArcelorMittal, cambia ufficialmente denominazione con l'ingresso di Invitalia nel capitale sociale e diventa Acciaierie d'Italia. (IL GIORNO)
Nella denuncia si evidenziano «gravi irregolarità» in relazione alla manutenzione degli impianti, già segnalati allo Spesal-Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl. Per quel che concerne invece l’apertura delle valvole, è stata realizzata una passerella aggiuntiva che comunque non risolve il problema». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Gli ex […] (Tarantini Time)
