Moody's avverte governo Meloni minacciando il rating 'junk'

Finanza.com ECONOMIA

Moody’s non indora la pillola: in assenza di attuazione delle riforme da parte del governo Meloni, l’agenzia taglierebbe il rating dell’Italia. Il monito-minaccia, rivolto chiaramente all’imminente esecutivo, è arrivato a metà giornata: il colosso americano, a seguito dell’esito delle elezioni politiche italiane che hanno certificato la vittoria del centrodestra FdI-Lega-Forza Italia aveva lasciato invariato il suo giudizio sul debito italiano che, in realà, è già pessimo. (Finanza.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Probabilmente declasseremmo i rating dell'Italia se dovessimo vedere un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, a causa della mancata attuazione delle riforme a favore della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr, scrivono gli analisti in un report di aggiornamento e analisi sui possibili sviluppi. (La Sicilia)

Lo spread Btp/Bund sale a 237 punti base Ora mette in guardia dai segnali di un probabile aumento del debito in modo significativo. (Milano Finanza)

Probabilmente declasseremmo i rating dell'Italia se dovessimo vedere un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, a causa della mancata attuazione delle riforme a favore della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr, scrivono gli analisti in un report di aggiornamento e analisi sui possibili sviluppi. (Alto Adige)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Le Borse europee tentano il recupero, dopo i forti cali della vigilia, provocati da una serie di notizie negative: dalla scoperta della quarta falla nel gasdotto Nord Stream , alle tensioni in Ucraina provocate dal referendum di annessione del Dombass indetto dalla Russia (e non riconosciuto dalla comunità internazionale), fino ai dati macro preoccupanti. (Il Sole 24 ORE)

I mercati si aspettavano nella serata del 30 settembre il primo test per il nostro Paese, all’indomani delle elezioni del 25 settembre, con l’aggiornamento del merito di credito da parte di Moody’s. Il fatto che non sia stato emesso alcun comunicato, implica però che il rating dell'Italia è rimasto invariato. (Milano Finanza)

Probabilmente declasseremmo i rating dell'Italia se dovessimo vedere un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, a causa della mancata attuazione delle riforme a favore della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr, scrivono gli analisti in un report di aggiornamento e analisi sui possibili sviluppi. (l'Adige)