La 'ndrangheta delocalizza e fa nuove alleanze

La Nazione INTERNO

Grazie a complicità locali, Livorno è così diventato uno dei principali hub per gli approdi degli ordini di cocaina dal sudamerica.

Come le grandi holding, a nche la ’ndrangheta produce dove è più conveniente.

Antonini, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto anche una pistola messagli a disposizione dai calabresi.

"La bimba, la rivuole", dice ancora Antonini, captato, quando a gennaio gli esponenti della cosca tornano per un nuovo scarico

A far accendere i fari della Dda sul porto di Livorno, è stato l’arrivo dalla Piana di Gioia Tauro di Rocco Molè e Simone Ficarra. (La Nazione)

Su altre fonti

Firenze 17 novembre 2021.- “La brillante operazione contro la 'ndrangheta di ieri ha toccato anche la Toscana e in particolare il porto di Livorno dove si ha avuto notizia dell'ennesimo sequestro di droga. (IL TELEGRAFO)

Billi, invece, sarebbe stato coinvolto nell'ingresso di alcuni componenti del sodalizio nell'area portuale, mentre Cioni avrebbe avuto compiti di natura più informativa e organizzativa. In particolare Antonini, indicato dal gip come referente principale nell'area di Livorno della organizzazione, avrebbe fornito supporto logistico creando le condizioni favorevoli a far uscire la droga dall'area portuale, curando il posizionamento dei container interessati. (LivornoToday)

Firenze, 18novembre 2021 - Elena Meini, consigliere regionale toscano della Lega, è la presidente della Commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose. La Toscana ha la forza di una comunità coesa che sente forte il valore della legalità ma oggi questo non basta più" (La Nazione)

Ci sono anche tre portuali di Livorno tra i tredici arresti in carcere nell’inchiesta della Dda di Firenze contro il traffico di droga proveniente dal Sudamerica gestito dalla ‘ndrangheta. All’obbligo di dimora il gip ha sottoposto un altro livornese che avrebbe. (IL TELEGRAFO)

Siamo nel novembre 2019 e nei piani degli indagati sta per essere sbarcato un container pieno di droga. Alla vigilia del colpaccio, Antonini dice: «Ce n’è quattro (di calabresi, ndr) a dormire a casa mia, ormai non si può più uscire, ormai siamo legati con loro. (Corriere Fiorentino)

Un tornaconto economico, sosteneva Molè, doveva essere loro riconosciuto comunque, se non altro per il rischio corso di essere scoperti. – “Comunque qualche cosa di soldi ci danno lo stesso, certo non tutto” ma “ce li devono dare, noi abbiamo rischiato, ce li devono dare se no… Se no entro dentro casa e gli taglio il cuore”. (Quotidiano online)