La BCE domani prova a potenziare il PEPP, anche se nulla è scontato con la Germania

InvestireOggi.it ECONOMIA

Per questo, ogni decisione di domani del board non sarà scontata come crediamo.

A fine aprile, infatti, il peso dei BTp era risultato di circa il 37%, oltre il doppio della quota italiana.

Ve ne sarebbe per potenziare gli stimoli monetari, eppure le argomentazioni di quelle “molte voci” contrarie nel board non saranno così facili da scalfire.

Con il PEPP, la BCE ha acquistato assets nei primi due mesi di attuazione per 234,7 miliardi, di cui 172,7 miliardi in titoli di stato. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altri media

Ieri per la prima volta l’Eurotower ha rilasciato le informazioni dettagliate dei suoi acquisti sotto il programma Pepp. Nelle scorse settimane diverse uscite a mezzo stampa hanno preparato il terreno all’aumento del Pepp lanciato da Christine Lagarde solo a marzo scorso. (L'HuffPost)

Tutti questi aspetti saranno attentamente monitorati per cui vedere la diretta streaming BCE della conferenza stampa sarà decisamente interessante. Ecco di seguito il video per restare aggiornati sui commenti, sulle dichiarazioni e sulle novità del’istituto centrale europeo e del suo Presidente in diretta streaming oggi, giovedì 4 giugno 2020. (Money.it)

Fari sulle stime sul Pil. L’attenzione dei mercati sarà infine concentrata sulle nuove stime macroeconomiche che saranno annunciate dalla Bce. Oggi intanto lo spread tra BTp e Bund all’avvio è indicato a 195 punti base, lo stesso livello di ieri. (Wall Street Italia)

Il via libera non era scontato soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale tedesca che nei fatti aveva tentato di richiamare la Bundesbank ai suoi doveri nazionali. “La Bce risponde alla giurisdizione della Corte di giustizia europea”, dice Lagarde. (La Provincia Pavese)

Ieri sera, alla vigilia della riunione del direttivo della Banca centrale europea, il, ha commentato così "l'imponente programma di acquisto titoli sui mercati" della Bce. L'ipotesi più probabile è che le attuali stime sull'inflazione siano riviste al ribasso, soprattutto per il calo dei prezzi del petrolio, ma senza prevedere esplicitamente una deflazione. (Teleborsa)