Primo maggio, Mattarella: "Il lavoro ci porterà fuori da emergenza"

IL GIORNO INTERNO

Il Presidente ha anche parlato dei morti sul lavoro: "Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza sul lavoro: ci sono ancora troppi morti a causa di norme eluse e violate".

Nel corso della celebrazione della Festa del Lavoro al Quirinale il Presidente Sergio Mattarella ha sottolineato: "Il lavoro èfondamento della Repubblica.

L'equità, l'evoluzione sociale si reggono sulla garanzia per tutti dell'accesso al lavoro" ha detto il presidente della Repubblica in occasione del 1 maggio. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altre testate

#Mattarella: Senza #lavoro buono e dignitoso per tutti non ci sarà neppure la ripresa che vogliamo. Ricorrenza che per Mattarella afferma la fiducia nel futuro, considerato che “la repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza”. (Money.it)

La repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza”. Il Primo maggio rappresenta “un’occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte. (L'HuffPost)

Il presidente della Repubblica lancia anche un nuovo appello all'unità e invita a non cavalcare lo sconforto e a rendere effettiva la svolta europea cui l'Italia ha contribuito con il Recovery plan (TG La7)

La repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza». «La battaglia per il lavoro è una priorità che deve unire gli sforzi di tutti: lavoratori e imprenditori, istituzioni e forze sociali, mondo delle professioni, della ricerca, della cultura. (Il Giornale di Vicenza)

Nel suo discorso Mattarella ha parlato anche di Unione Europea e ha definito «inaccettabile ogni attacco dall’esterno che pretenda di indebolirla» Se il lavoro cresce cresce la coesione della nostra società». (Open)

Imploriamo #SanGiuseppeLavoratore perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro! Il Papa: «Nessun giovane, persona, famiglia senza lavoro». (L'Eco di Bergamo)