Referendum sul divorzio. Quando i partiti di Peppone e don Camillo non vollero capire

Referendum sul divorzio. Quando i partiti di Peppone e don Camillo non vollero capire
L'HuffPost INTERNO

Cinquant’anni, anniversario tondo. Si celebra e si racconta dunque quel giorno storico quando l’Italia, chiamata a referendum, conferma di voler mantenere la legge che istituisce il divorzio: i promotori del referendum vengono sconfitti con uno scarto di parecchi milioni di voti. Ecco dunque rievocazioni, testimonianze, analisi. È cronaca che ormai si è fatta storia. Solo che in molte di queste rievocazioni e “racconti” ci sono dei vuoti. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Evento partecipato anche dagli eredi dei due parlamentari. La legge sul divorzio fu voluta per iniziativa della Lega Italiana per il Divorzio che trovò appoggio in Fortuna e Baslini, isolati persino nei loro stessi partiti. (Merateonline)

È l’iscrizione incisa sulla targa in memoria di Loris Fortuna e Antonio Baslini, voluta dall’Amministrazione comunale di Milanp e scoperta oggi in corso di Porta Vigentina 15, in occasione del cinquantesimo anniversario del referendum abrogativo della legge sul divorzio. (Agenzia askanews)

La data scelta è particolarmente simbolica perché, esattamente 50 anni fa, il 12 e 13 maggio 1974, si tenne il referendum sul divorzio, il primo referendum abrogativo in Italia. (MilanoToday.it)

Divorzio, 50 anni fa il referendum: il «No» che cambiò la storia d'Italia

Perché l’aborto lo conoscevano tutte, segreto, clandestino, prima o poi capitava, l’idea invece che ci si potesse liberare di un marito, magari per sposare un nuovo amore, rompendo una famiglia, era negli anni Sessanta qualcosa di impensabile e scandaloso”. (la Repubblica)

"Parlamentari della Repubblica, promotori di diritti civili e padri della legge sul divorzio, pionieri di iniziative legislative a favore delle umane libertà". È l'iscrizione... (Virgilio)

Nel 1974 il Paese confermò la legge sul divorzio. Allora servivano sette anni di separazione, oggi bastano sei mesi. Ma per matrimoni finiti siamo ancora ultimi in Europa. (leggo.it)