Incendio a Milano, morto Tomaso Bracco per intossicazione e ustioni

ilGiornale.it INTERNO

Tomaso Bracco è stato trasportato fuori a braccia dai vigili del fuoco e, come riferito da fonti sanitarie, quando è stato portato via era già in arresto cardio-circolatorio.

Tomaso Bracco, nipote di Diana Bracco, non ce l'ha fatta.

Troppo gravi le ustioni riportate dall'uomo nell'incendio della sua abitazione a Milano, nella centralissima via della Spiga, lo scorso venerdì.

Nato il 14 ottobre del 1970, Tomaso Renoldi Bracco era nipote dell'imprenditrice farmaceutica Diana Bracco e membro del consiglio d'indirizzo della Fondazione Bracco

Con loro è riuscito a mettersi in salvo anche il cane di Tomaso Bracco. (ilGiornale.it)

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Venerdì mattina Renoldi Bracco era stato trovato nel suo appartamento di via della Spiga in arresto cardiocircolatorio. Dopo le manovre di rianimazione, il 51enne era stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale di Niguarda (Liberoquotidiano.it)

Non ce l’ha fatta Tommaso Bracco era stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Niguarda, con gravi ustioni e una forte intossicazione causata dal fumo. (La Stampa)

Solo grazie all'intervento dei vigili del fuoco era stato possibile farlo arrivare all'ambulanza che lo aveva poi trasferito al Niguarda. Nato il 14 ottobre del 1970, Tomaso Renoldi Bracco era membro del Consiglio d'indirizzo della Fondazione Bracco (La Repubblica)

Dopo le manovre di rianimazione è stato trasportato in codice rosso in ospedale, dove è stato trattato in pronto soccorso e quindi ricoverato in terapia intensiva Non ce l'ha fatta di Tomaso Renoldi Bracco, 51 anni, nipote di Diana Bracco, presidente e ad del gruppo farmaceutico omonimo. (IL GIORNO)

Non ce l'ha fatta Tomaso Renoldi Bracco, il 51enne rimasto seriamente intossicato e ustionato nell'incendio scoppiato nella mattinata di venerdì 11 marzo nel suo appartamento al secondo e terzo piano di via della Spiga 36. (MilanoToday.it)

Pubblicità Tomaso era membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Bracco Era stato trovato in arresto cardiaco con gravi ustioni e intossicazione nella sua stanza da letto e le sue condizioni erano state da subito giudicate gravi. (La Sicilia)