Agnelli, pronta la richiesta di rinvio a giudizio. Juventus: «Contestazioni procura non paiono fondate»

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L'inchiesta sui conti della Juventus entra nel vivo: è pronta in procura a Torino la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex presidente bianconero Andrea Agnelli. Il provvedimento riguarda quasi tutte le altre persone che nelle scorse settimane avevano ricevuto l'avviso di chiusura indagini. La posizione di alcuni è stata stralciata in vista di una probabile richiesta di archiviazione. Gravina: «La Figc non fa sconti a nessuno» La vicende del Cda della Juventus e dell'ex procuratore arbitrale dell'Aia Rosario D'Onofrio «hanno un minimo comun denominatore, sono una mia denuncia. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022». (La Stampa)

In Procura è stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio anche per altre 11 persone Depositata in procura a Torino la richiesta di rinvio a giudizio nell’inchiesta sui conti della Juventus. (Calcio In Pillole)

«Le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, nè quanto a presupposti, nè quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022». (Gazzetta di Parma)

Un’interessante ricerca ha permesso di capire la posizione ottimale per prendere le medicine, affinché i principi attivi vengano assorbiti correttamente. Esiste una posizione esatta per assumere le pillole? (InformazioneOggi.it)

L’accusa è di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e ostacolo alle autorità di vigilanza. La chiusura delle indagini è stata notificata lo scorso 24 ottobre (LaPresse)

Arrivabene, Agnelli e Paratici (agf) Le dimissioni dei dirigenti anticipano la procura, che voleva chiederne l’interdizione. La gestione sportiva in capo a Cherubini e Allegri (La Repubblica)