Quattromila manifestanti in strada: "Adesso basta morti sul lavoro"

il Resto del Carlino INTERNO

Il grido "adesso basta" che corre lungo tutta l’Italia, si snoda anche a Reggio attraverso il corteo di sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil, al quale hanno aderito quattromila lavoratori, che sfila in centro città per arrivare davanti alla Prefettura. Un lenzuolone nero è stato srotolato ieri mattina per le strade è il protagonista metaforico della scia di morti sul lavoro, ancora più scuro dopo la strage di tre giorni fa alla centrale idroelettrica di Bargi, nel bolognese. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

Uno striscione, tante bandiere e una presenza importante di lavoratori, cittadini e sindacati ha riempito piazza della Vittoria a Empoli ieri mattina nell’ambito dello sciopero di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il settore edile). (LA NAZIONE)

Sciopero 11 aprile: da piazze delle Marche, lavoratori chiedono risposte sulla sicurezza Altri 28 morti sui luoghi di lavoro nel 2023. CGIL e UIL: "una vera e propria guerra civile" Dietro i freddi numeri ci sono storie di vite interrotte e di famiglie distrutte. (Senigallia Notizie)

"Perdere un figlio, un marito o qualsiasi altra persona sul lavoro è vergognoso e non deve più capitare a nessuno. Ieri, la manifestazione sostenuta da CGIL e UIL, ha racchiuso intorno a sé anche molteplici voci, segnate ancora dal dolore. (il Resto del Carlino)

Cgil e Uil scendono in piazza a Cosenza con un presidio contro le morti sul lavoro: “Serve potenziare l’organico degli ispettorati” COSENZA – In una manifestazione che ha colorato le strade di Cosenza con striscioni incisivi e taglienti, lavoratrici e lavoratori del comparto privato, rappresentati dalla Cgil e dalla Uil, hanno espresso ferma determinazione nel rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro e abbattere il flagello della precarietà. (Quotidiano del Sud)

In piazza per difendere lavoro e pensioni, nella provincia dove l’occupazione fa spesso rima con precariato e la popolazione è la più anziana di Lombardia. Sono solo alcune delle ragioni dello sciopero generale di quattro ore, indetto ieri dai sindacati Cgil e Uil e culminato con un presidio di un centinaio di persone in piazza Guicciardi prima che una delegazione venisse ricevuta da un funzionario della Prefettura. (Necrologie La Provincia Pavese)

“In Italia si è svalutato troppo il lavoro e leggi introdotte in questi anni stanno favorendo un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento. Il contrasto tra Cgil e Cisl deflagra. (Il Fatto Quotidiano)