Intesa sui ricollocamenti, l'Europa trova l'accordo in extremis

Avvenire INTERNO

Ansa Dopo una giornata sulle montagne russe, con un quasi accordo e poi un’improvvisa rottura, alla fine a Lussemburgo l’intesa sul Patto sulla migrazione è finalmente arrivata, dopo anni di negoziati infruttosi. C’è voluta una maratona negoziale durata oltre undici ore, con momenti di tensione soprattutto tra Italia e Germania. Sul tavolo i due testi chiave del Patto, il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione (Ammr) e il regolamento sulla procedura di asilo (Apr). (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

La trattativa è una vera battaglia, e prosegue per tutto il giorno. Alla fine, nel consiglio Affari interni della Ue un accordo si trova, il patto su immigrazione e asilo passa a maggioranza qualificata: votano contro Polonia e Ungheria, quattro Paesi (Malta, Bulgaria, Slovacchia e Lituania) si astengono, tutti gli altri si schierano a favore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roma, 9 giu. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della giornata di studio del Ppe a Roma (LaPresse)

Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della giornata di studio del Ppe a Roma sul nuovo patto sulla migrazione trovato al consiglio europeo degli affari interni in Lussemburgo (LaPresse)

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Accordo inutile, ovviamente, come già avvenuto altre volte in passato (con Malta che ancora spadroneggia nella retorica immigrazionista), e soprattutto dannoso per il solito concetto che fa passare: quello del ricollocamento, ora addirittura “a pago” se non rispettato, ma che nulla impone sull’idea di provare a fermare il fenomeno ma – come sempre – sul fatto di continuare a recepirlo. (Il Primato Nazionale)

Il Consiglio Affari interni dell’Ue ieri ha approvato a maggioranza qualificata il testo di compromesso proposto dalla presidenza di turno svedese sul PattoUe sull'immigrazione e asilo. (Italia Oggi)