Ghostbusters - Minaccia glaciale: recensione

Ghostbusters – Minaccia glaciale è un film del 2024 diretto da Gil Kenan. Giunto al suo quinto adattamento cinematografico, il franchise di Ghostbusters prosegue, come da manuale, lo schema del legacy sequel messo in moto nel precedente Ghostbusters: Afterlife. Gil Kenan, sceneggiatore di quest’ultimo, assume qui la regia, riprende i cacciatori di fantasmi dei primi film, comparsi in maniera sensazionale solo nel finale del quarto capitolo, e li integra in pianta (semi)stabile nella narrazione, permettendo loro di interagire più intensamente con le due nuove generazioni di ghostbusters. (Nocturno)

La notizia riportata su altri media

Uscito nelle sale giovedì 11 aprile, l’ultima avventura della squadra si è imposta sulla concorrenza con un incasso complessivo pari a 881.131 euro, per una media di 2.049 euro. (Best Movie)

Minaccia glaciale vince un weekend non esaltante sul fronte incassi. Civil War stravince negli USA e diventa il miglior debutto di sempre per A24. (MYmovies.it)

In questo quadro particolarmente difficile, naturale che nessun titolo superasse la soglia ‘psicologica’ del milione di euro, neanche Ghostbusters – Minaccia glaciale che, in vetta alla classifica e con la migliore media per cinema (2.049 euro), raggiunge in 4 giorni gli 881mila euro. (cinecittanews.it)

Ghostbusters: Minaccia Glaciale conquista la prima posizione al botteghino italiano del weekend, anche se Un mondo a parte e Kung Fu Panda 4 continuano a macinare solidi risultati. Ghostbusters: Minaccia Glaciale al suo esordio ha conquistato la vetta del boxoffice italiano del weekend, un botteghino che a dir il vero non sembra troppo vivace in queste ultime due settimane. (ComingSoon.it)

La prima posizione di Ghostbusters: Minaccia Glaciale al box office italiano viene, però, accompagnata da un'accoglienza tiepida. Il nuovo capitolo della saga degli Acchiappafantasmi non supera gli 881.000 euro al debutto in 430 sale e segna "solo" 118.808 presenze (secondo Cinetel). (Movieplayer)

Più una lettera d'amore metareferenziale ai fan, ma soprattutto al compianto Harold Ramis, che un sequel o un reboot: la commedia perfetta assumeva contorni più intimi e sentimentali, forse insicura se la storia si sarebbe fermata lì oppure no. (Multiplayer.it)