Montecitorio dice sì al Def di Giorgetti con 197 sì

L'aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. Con il via libera a quella della maggioranza sono precluse tutte le altre risoluzioni presentate. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, era in aula alla Camera da questa mattina per la discussione del Def, per presenziare poi al voto. La discussione sul Documento di economia e finanza si è svolta anche al Senato, dove Giorgetti è atteso subito dopo la votazione a Montecitorio, assicurando così la presenza al momento del voto in entrambe le Camere. (Italia Oggi)

Su altre testate

Il DEF è "semplicemente realistico" e "conforme esattamente, una volta tanto, al realismo che ha indotto la Commissione europea a chiedere ai paesi di presentare il documento in questa forma. E così hanno fatto tutti i partner europei". (LA STAMPA Finanza)

Il testo cambia le regole del gioco nella governance economica mantenendo da un lato i parametri del 3 e del 60% per il deficit e per il Pil ma concedendo dall’altro dei piani di rientro più graduali per i Paesi ad alto debito. (Il Sole 24 ORE)

Ieri la parola è tornata d’attualità per l’approvazione del Parlamento Ue del “nuovo Patto di stabilità e crescita” su cui si è cercato un compromesso tra austerità e investimenti. Viene dal latino pactum, derivazione di pacisci ossia “patteggiare” (che ha la stessa radice di pax, cioè “pace”) ed è un termine molto usato anche in politica in caso di accordi stretti tra due o più parti. (Avvenire)

Michele Damiani. Ieri il Parlamento Europeo ha dato il via libera al nuovo patto di stabilità, mentre in Italia il governo è alle prese con il decreto IRPEF. (rtl.it)

Questo patto di stabilità e crescita e non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello LSD e cioè lassismo, debito e sussidi", le parole del ministro Giancarlo Giorgetti durante la sua replica in Aula alla Camera sul Documento di economia e finanza. (Tiscali Notizie)

Dopo due anni di accesi negoziati tra i Paesi membri e tra Parlamento e Consiglio europeo, martedì 23 aprile è stata definitivamente approvata la riforma del Patto di Stabilità, sospeso nel 2020 per fare fronte all’emergenza pandemica e permettere agli Stati di intervenire maggiormente a sostegno dell’economia. (L'INDIPENDENTE)