L'impianto cerebrale di Neuralink ha già avuto un problema

L'impianto cerebrale di Neuralink ha già avuto un problema

Neuralink, la startup di neuroscienze fondata da Elon Musk, ha ammesso di aver riscontrato un problema nel suo impianto cerebrale dopo aver installato per la prima volta il dispositivo in un essere umano, il 29enne tetraplegico Noland Arbaugh. Poco dopo l'intervento del 28 gennaio, Musk aveva scritto su X che Arbaugh si stava "riprendendo bene" e che “i risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali”. (WIRED Italia)

Su altri giornali

Neuralink, una startup di Elon Musk che si occupa di interfacciare il cervello umano con un computer, per ora non ha risposto alle domande poste dalla stampa e non ha chiarito alcuni dei punti sollevati dall'annuncio stesso. (Multiplayer.it)

Musk: «Il paziente con il chip Neuralink nel cervello muove il mouse con il pensiero» L'azienda che si occupa di interfacce cervello-computer ha parlato dei progressi che ci sono stati in questo periodo monitorando il chip e il paziente zero, Noland Arbough. (ilmessaggero.it)

Il paziente in questione, Noland Arbaugh, è il primo essere umano a provare le potenzialità di questa tecnologia e, già pochi giorni dopo l’intervento, era in grado di muovere il cursore del mouse del suo MacBook Pro e di giocare ad alcuni dei suoi giochi preferiti. (Libero Tecnologia)

Cento giorni con il chip nel cervello: ecco cosa riesce a fare ora il 'paziente zero' tetraplegico

La frontiera tra scienza e fantascienza si assottiglia sempre di più, grazie a progetti rivoluzionari come quelli sviluppati da Neuralink, la startup di neuroscienze fondata da Elon Musk. Abbiamo parlato del loro ultimo traguardo: l’impianto di un chip cerebrale nel primo soggetto umano, un avvenimento che segna un’epoca nella storia dell’interazione uomo-macchina. (Digitalic)

Neuralink non è soltanto l’ennesima azienda che vede coinvolto il talento poliedrico di Elon Musk. È una società al lavoro su tecnologie che potrebbero cambiare per sempre la vita di milioni di persone in tutto il mondo. (Fastweb Plus)

(Foto dal profilo Instagram di Noland Arbaugh) ROMA – Sono passati più di 100 giorni da quando il ‘paziente zero’ Noland Arbaugh, presso il Barrow Neurological Institute di Phoenix, in Arizona, ha ricevuto il suo impianto Neuralink (Link). (Dire)