Lo spaccio 'drive in' al banco dei fiori del cimitero: 22 indagati. Nei guai un poliziotto e 2 carabinieri

RomaToday INTERNO

I pusher prendevano la droga dai vasi di fiori, dall'aiuola adiacente al banco di vendita o dalla boscaglia adiacente la via Flaminia, in corrispondenza del banco dei fiori.

I profitti derivanti dallo spaccio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, potevano addirittura raggiungere punte di 20 mila euro al giorno, considerando i picchi del weekend.

Nei guai due carabinieri e un poliziotto. Non solo

Per agevolare la vendita della droga venivano addirittura utilizzate due auto, per accompagnare i "clienti" nei pressi dello spacciatore di turno. (RomaToday)

Ne parlano anche altri media

L’organizzazione operava in particolare nel settore dello spaccio di cocaina nei pressi dell’ingresso del Cimitero Flaminio, presso il banco di fiori n.14, con punte di 400 spacci giornalieri, utilizzato dagli indagati come una delle basi logistiche per l’attività del gruppo criminale. (Vigna Clara Blog)

Sono 22, tra cui un poliziotto e due carabinieri, gli indagati nei confronti dei quali i militari della Stazione di Prima Porta, della Compagnia di Roma Cassia e i poliziotti del Commissariato Flaminio Nuovo hanno eseguito un'ordinanza cautelare. (Sky Tg24 )

Nel giro di spaccio sono coinvolte 22 persone, tra cui due carabinieri e un poliziotto che risultano indagati nell’operazione antidroga condotta questa mattina dai carabinieri della stazione di Prima Porta, della Compagnia di Roma Cassia e i poliziotti del commissariato della sezionale Flaminio Nuovo. (Il Riformista)

I profitti derivanti dallo spaccio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, potevano addirittura raggiungere punte di 20 mila euro al giorno, considerando i picchi del weekend. Dei 22 indagati, 11 sono stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 5 sottoposti al divieto di dimora nel comune di Roma con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. (TerzoBinario.it)

L’associazione si avvaleva anche di tre appartenenti alle Forze di polizia che avrebbero fornito informazioni riservate al fine di assicurare la prosecuzione delle attività di vendita e di consentire al gruppo criminale di eludere investigazioni o gli interventi delle Forze dell’Ordine. (MeridianaNotizie)