​Il riso in bianco non è dietetico e fa ingrassare, l’errore che commettiamo tutti

Il Messaggero SALUTE

di prodotto, infatti, il riso in bianco fornisce 130 kcal senza considerare l’indice glicemico che, a seconda del metodo di cottura, può arrivare fino a un valore pari a 132.

Dieta, il riso in bianco fa ingrassare.

Grazie al dilagare dell’amore per il sushi, poi, è diventato un fashion food a tutti gli effetti.

Chi si vuole mettere a dieta, spesso è convinto che il riso in bianco sia la soluzione a tutti i problemi di ciccia: d’altronde si pensa che i condimenti siano pochi e le calorie pure, ma non è affatto così. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

Per intendersi, per 100 grammi di prodotto, il riso in bianco fornisce 130 kcal, senza considerare l'indice glicemico, che può variare in base al metodo di cottura, con un massimo di 132. Il riso in bianco? (Liberoquotidiano.it)

Ecco tutta la verità sul piatto cardine di molti regimi dietetici. Via libera dunque al riso integrale, il riso rosso o il riso venere ideali per affronatre serenamente un percorso ipocalorico. (RicettaSprint)

Gli esperti consigliano di privilegiare sempre cibi meno raffinati, in questo caso il riso integrale, il riso rosso o il venere sono i più indicati se siamo a dieta. Per le nostre nonne il riso in bianco è la panacea di quasi tutti i mali: dai disturbi gastrointestinali al raffreddore, questo semplice piatto condito con olio e parmigiano ha il potere di rimetterci al mondo. (Lolnews)

LEGGI ANCHE –> Forno a microonde, sfatato il mito: non fa male cuocere o riscaldare i cibi. Riso riscaldato fa male, quando può avvenire e cosa succede. Altri consigli da tenere in considerazione sono il mangiare il riso al massimo entro l’indomani. (RicettaSprint)

Ecco l'errore che commettiamo tutti nella cottura del riso e il trucchetto per "limitare i danni". di prodotto, infatti, il riso in bianco fornisce 130 kcal senza considerare l’indice glicemico che, a seconda del metodo di cottura, può arrivare fino a un valore pari a 132. (Leggo.it)

In un’epoca, però, in cui le stagioni non sono più quelle di una volta, è possibile che le temperature molto basse si presentino anche in mesi solitamente più miti, come febbraio e marzo. Perché a scaldare il corpo non contribuiscono solo termosifoni, piumini e sciarpe ma anche il cibo. (Corriere della Sera)