Ue, Meloni: “Spero che a giugno sia diversa”

Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – “L’Ue? Spero che a giugno sia diversa”. E’ quanto ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine dei lavori del Consiglio europeo straordinario. “Quello che mi interessa è che sia Letta che Draghi, che sono due persone europeiste, ci dicono che l’Europa va cambiata. È questo il dibattito che va fatto”. “Possiamo avere le strategie migliori ma c’è bisogno delle risorse. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Nessuna novità, in effetti, se non fosse che l’agitazione arriva in un momento in cui l’azienda è scossa da quella che sembra una tempesta perfetta, con star di casa che sbattono la porta, programmi “nuovi” affidati a volti graditi alla maggioranza che sono andati male (vedi Nunzia De Girolamo), un Terzo Polo che rimescola le carte e appare… (La Stampa)

Una decisione spettacolare che fa seguito alle polemiche di questi giorni e all’uscita di Amadeus da Viale Mazzini che suscitano naturalmente una «fortissima preoccupazione» e che si riassumono così: «Mentre da un lato si registra la fuga di alcuni dei volti noti della Rai verso altri competitor - con inevitabili ripercussioni anche sugli ascolti e sui bilanci aziendali - dall’altro non si difende l’autonomia del Servizio Pubblico dalla politica». (ilGiornale.it)

Perché sul futuro di Mario Draghi ai vertici dell’Europa – quella che verrà dopo il voto del 9 giugno – per Giorgia Meloni si fa mera “filosofia”. (Adnkronos) – Non apre e non chiude, semplicemente si sfila. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

I giornalisti della Rai hanno proclamato cinque giorni di sciopero per «non essere ostaggi dei partiti». In gergo si chiama «soccorso rosso», cioè l'unione di forze diverse (giornalismo, magistratura, politica) per combattere un nemico comune. (ilGiornale.it)

Il caso finisce sotto i riflettori proprio nel giorno in cui la premier Meloni è arrivata nella capitale europea per il vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 che prosegue e si chiude oggi. Telemeloni non è un caso solo italiano, se ne deve occupare l’Europa. (il manifesto)

Dopo le polemiche per il blitz della maggioranza sulla par condicio e poco più di 24 ore dopo l’addio di Amadeus, l’Assemblea dei Comitati di redazione e dei fiduciari della Rai ha proclamato a larghissima maggioranza (8 voti contrari e un astenuto) lo stato di agitazione e affidato al sindacato Usigrai un pacchetto di cinque giorni di sciopero. (Il Fatto Quotidiano)