Corsa alla Regione, Musumeci spariglia e giovedì si dimette, spunta il nome di Adolfo Urso

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Il governatore le annuncerebbe nella conferenza stampa convocata per domani giovedì 23 giugno per comunicare le proprie decisioni di natura politica.

E a seconda del nome del candidato bisognerà comprendere quale sarà la posizione dell’ex sindaco di Messina

Le dimissioni nella conferenza stampa di giovedì. Sempre radio palazzo colloca queste dimissioni non lontane nel tempo ma molto vicine.

certo se Musumeci si dimette e non corre questo rischia di essere uno svantaggio per De Luca che contava di scontrarsi con il governatore uscente. (BlogSicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Prima vanno consumati altri passaggi, a cominciare dalla conferenza stampa di domattina in cui Musumeci dovrà chiarire le sue intenzioni Il piano-B prevede che i partiti della maggioranza, quelli più riottosi al bis di Musumeci, offrano a Fratelli d’Italia una valida moneta di scambio. (Buttanissima Sicilia)

Ma credo più di tutto nell’unità del centrodestra, anche al di là delle ambizioni che ognuno può avere”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una conferenza stampa a Palazzo Orleans sulle future elezioni regionali. (Sardegna Reporter)

Oggi, solo e inchiodato alle sue responsabilità, tenta un’ultima forzatura per provare a salvare il banco che però ormai è saltato». Nello Musumeci oggi tenta di mostrare i muscoli, che non ha, provando a ricattare la banda bassotti politica. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Noi, conclude De Luca, siamo sempre pronti con la cintura ai fianchi e con le lanterne accese!” E Musumeci è sempre il "bersaglio preferito" di Cateno De Luca. (PalermoToday)

Musumeci ha convocato, domani alle 10,30 a Palermo, una conferenza stampa «per rendere note le proprie decisioni in relazione alle prossime elezioni regionali». Legata, come ci riferiscono autorevoli fonti di FdI, a un recente black-out con Giorgia Meloni, comunque precedente al caso Taobuk. (La Sicilia)

Ieri durante un evento a Catania aveva mostrato tutta la sua insofferenza per il 'fuoco amico': "Togliero' il disturbo", aveva detto, facendo intendere per la prima volta che sarebbe pronto a non ricandidarsi alla presidenza e parlando esplicitamente di "successore" cui tocchera' occuparsi di "molti interventi anche nel settore della cultura e per quelli che non sono finiti" (Tp24)