Libia: Commissione respinge la candidatura di Gheddafi jr

La Nuova Sardegna ESTERI

Ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per "crimini contro l'umanità", Saif Al-Islam Gheddafi è tra i 25 candidati i cui fascicoli sono stati respinti, secondo un comunicato stampa dell'Alta commissione elettorale libica (Hnec)

E' fra i 25 candidati di cui sono stati bocciati i documenti. - TRIPOLI, 24 NOV - La Commissione elettorale libica ha annunciato di aver respinto la candidatura di Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex dittatore Muammar, alle elezioni presidenziali previste per il 24 dicembre. (La Nuova Sardegna)

Su altre fonti

Ankara sta assistendo al crollo quotidiano di valuta e credibilità internazionale: se anche Tripoli sfuggisse, per Erdogan il danno sarebbe troppo rilevante. La Libia è grande, troppo, Tripolitania e Cirenaica, pur rilevanti, fanno dimenticare l'estensione meridionale del Fezzan, su cui la Francia ha posato ben più del suo sguardo. (Difesa Online)

Mentre non. La prima clamorosa esclusione, per quanto attesa, è stata quella di Saif al Islam Gheddafi, secondogenito dell'ex rais Muammar. (Il Mattino)

Quest’ultimo, secondo quanto riportato dal quotidiano The Libya Observer, avrebbe incontrato il capo di stato maggiore libico, Mohammed Al-Haddad. Anche il capo dello staff di Gheddafi, Bashir Saleh, è stato escluso dalla corsa alla presidenza sulla base dell’articolo 10/7. (Sicurezza internazionale)

Fonti ufficiali hanno aggiunto che Saif Al-Islam Gheddafi è stato escluso a causa di una sentenza giudiziaria nei suoi confronti. La decisione è stata pubblicata sul sito della commissione elettorale. (L'AntiDiplomatico)

Sbucando da una località segreta, sebbene avesse già fatto capire in un’intervista la New York Times a luglio di volersi candidare, il 49enne Seif al-Islam aveva presentato la propria candidatura il 14 novembre, fra i primi a farsi avanti. (L'HuffPost)

Se per quest’ultimo l’eccezione verrà sicuramente trovata, è meno scontato che superi le forche caudine della commissione elettorale il generale della Cirenaica. Aldilà degli altisonanti impegni assunti dalla comunità internazionale, è evidente che il caos potrebbe produrre l’inevitabile slittamento del voto (L'HuffPost)