Omicidio Polizzi, familiari del giovane manifestano davanti alla Cassazione e vengono identificati: "Vergogna"

Corriere dell'Umbria INTERNO

Voglio saperne perché l’assassino di mio figlio è fuori, libero, dopo essere stato condannato all’ergastolo".

"Ha ucciso mio figlio ed è fuori, e a me e alla mia famiglia venite a chiedere i documenti: vergogna", ha detto il padre di Alessandro.

Per approfondire leggi anche: Omicidio Polizzi: condannato all'ergastolo, Riccardo Menenti esce dal carcere dopo 7 anni. "Vergogna vergogna", ha urlato Giovanni Polizzi, il padre del ragazzo assassinato nel 2013 a Perugia, contro gli agenti che gli chiedevano i documenti. (Corriere dell'Umbria)

Su altri giornali

È tornato in libertà Riccardo Menenti, l'assassino di Alessandro Polizzi, già condannato all'ergastolo per l'omicidio del giovane perugino e per quello tentato di Julia Tosti. Il suo assistito, ricorda il legale, «è tornato in libertà da qualche giorno per decorrenza del termine della misura cautelare». (ilGiornale.it)

Riccardo Menenti ora potrà attendere il giudizio della Suprema corte da uomo libero. L’avvocato Tiraboschi assicura che Riccardo Menenti si è pentito da tempo. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Scarcerato, dunque, per scadenza dei termini massimi custodiali e in attesa della sentenza definitiva. E purtroppo non è arrivata e le porte si sono aperte, in attesa delle nuove disposizioni dei magistrati, La difesa di Riccardo – aveva sollecitato il riconoscimento delle attenuanti generiche. (PerugiaToday)

CONDANNATI MA LIBERI: VALERIO E RICCARDO NON STANNO IN CARCERE: ECCO PERCHE'. Così scrive dopo aver pubblicato le foto choc: "Queste cose non dovrebbero esistere. Riccardo Menenti, secondo la giustizia italiana, è l'autore materiale dell'uccisione di un giovane perugino, Alessandro Polizzi, dopo un blitz nell'abitazione che la vittima divideva con la sua fidanzata Julia Tosti, sopravvissuta per miracolo. (PerugiaToday)

Così Riccardo Menenti è tornato libero. Ieri la madre di Alessandro Polizzi aveva scritto una mail al Guardasigilli chiedendo un suo intervento. (Today)

“Riccardo Menenti in sei anni e mezzo è stato un detenuto modello: ha studiato sostenendo esami universitari, ha lavorato, non ha mai ricevuto un rimprovero. Menenti è stato condannato all’ergastolo ma dopo 7 anni è stato rilasciato per una “svista” amministrativa. (TerniToday)