Dov'è finito Di Maio, lo "Special One" della Ue per il mondo arabo?

Panorama ESTERI

Sabato sera il mondo ha temuto la Terza Guerra Mondiale. L’attacco (annunciato ma pur sempre violento e pericoloso) dell’Iran ad Israele con 170 droni e 150 missili ci ha portato davvero ad un passo da qualcosa di inimmaginabile. Sono state ore frenetiche per le diplomazie di tutto il mondo fino alla quiete chissà quanto solida e duratura di oggi. Abbiamo visto Biden dopo tanto tempo dare le carte, convincere Netanyahu ad evitare reazioni violente ed immediate, a capire che in realtà l’aver annientato il 99% dei mezzi partiti da Teheran è un successo e soprattutto è vendibile come tale alla propria popolazione. (Panorama)

La notizia riportata su altri giornali

“Serve un impegno comune per riuscire a evitare il peggio nella regione. Sabato notte si è materializzato il peggior incubo per Israele”. (Sky Tg24 )

Golfo Persico Viaggia tra Bruxelles e la penisola araba. Incontra funzionari e diplomatici, stringe mani e partecipa a riunioni con emiri e sceicchi. Chi lo conosce bene, e ha lavorato con lui quando era ai vertici del Movimento 5 Stelle, dice che in Italia torna pochissimo e che non pensa al dibattito politico del nostro Paese. (Pagella Politica)