Gualtieri: “Roma avrà il termovalorizzatore entro l'estate 2026”

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Lo assicura il sindaco della capitale: “A Santa Palomba 10 ettari per 600 mila tonnellate annue” Condividi la notizia: Roberto Gualtieri Roma – “La capitale avrà il termovalorizzatore entro l’estate 2026”. Lo ha assicurato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, di commissario straordinario di governo per il Giubileo. “L’impianto dovrà essere operativo nell’estate del 2026, forse anche prima – ha spiegato Gualtieri -. (Tuscia Web)

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Doveva essere presente anche il ministro degli Esteri iraniano Hossein AmirAbdollahian che però ha annullato il suo viaggio in Italia. Tra gli oltre 200 relatori e relatrici che interverranno in 40 sessioni, saranno presenti anche il Principe Hassan Bin Talal su delega del Re di Giordania, Ramtane Lamamra, Ministro degli Affari Esteri dell’Algeria, Sameh Shoukry, Ministro degli Affari Esteri dell’Egitto, Fuad Hussein, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri dell’Iraq, e Abdullah Bou Habib, Ministro degli Affari Esteri del Libano. (Periodico Daily)

Il presidente della Repubblica torna su un tema chiave per l'Italia e l'Europa: "Serve gesione lungimirante. “E’ una questione cruciale per la stabilità e per la prosperità dell’Unione Europea e per la stabilità e la prosperità del nostro vicinato meridionale (LaPresse)

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2022 | Letto volte Quest’ultimo sarà costruito in una zona industriale, composta da una decina di ettari, a Santa Palomba. (Edilizia.com)

Condividi ROMA – «Roma è l’unica grande città a non avere un impianto di rifiuti, dobbiamo porre fine a questa situazione che purtroppo tutti conosciamo. Con queste ordinanze poniamo fine all’immagine vergognosa di decine di tir che portano via i rifiuti in giro per il Lazio o per l’Europa con costi elevatissimi. (Civonline)

Ma sarà comunque corsa contro il tempo: Roberto Gualtieri, nelle vesti di commissario ai rifiuti, sfrutterà tutti i poteri straordinari per dotare Roma di un impianto presente nelle altri Capitali d’Europa e dimezzare i tempi canonici per autorizzare e costruire una struttura di questa portata. (ilmessaggero.it)

“Si tratta di una questione decisiva e globale – come ben sa l’Organizzazione internazionale delle migrazioni – legata a dinamiche demografiche e d’interconnessione mondiale che appare vano pensare possa eclissarsi e che dobbiamo, invece, in una logica di comune interesse, impegnarci a gestire”, aggiunge Roma, 2 dic. (LaPresse)