Adescavano pedofili per seviziarli: arrestati tre ragazzi del trevigiano

Il Giornale d'Italia INTERNO

La memoria corre lontana al 1974 quando nei cinema di tutto il mondo uscì Il Giustiziere della Notte, capolavoro che identificò per sempre il grande Charles Bronson come l'uomo più incazzato del globo. La storia della pellicola era semplice: un ingegnere decide di farsi giustizia da solo dopo che gli hanno ammazzato la moglie e violentato la figlia. Tutto questo, alla lontana, si potrebbe riallacciare al fatto di nostro interesse. (Il Giornale d'Italia)

Su altri giornali

Li riempivano di botte e gli portavano via tutto quello che potevano. Tanto era difficile che i malcapitati si prendessero la briga di denunciarli. (La Stampa)

Li hanno condannati (e bisognerebbe dire “giustamente”, perché la giustizia non ha niente a che vedere coi giustizieri) a sei anni, tre mesi e dieci giorni di carcere. Sono ragazzi, ragazzini: uno di loro è addirittura minorenne (la sentenza, per lui, è diversa e fa capo alla magistratura minorile), gli altri due hanno venti e diciannove anni. (Liberoquotidiano.it)

E’ successo otto volte, nel trevigiano, e ieri due giovani di 19 e 20 anni sono stati condannati dal Tribunale di Treviso, su accoglimento delle richieste del pm Barbara Sabattini, a più di 6 anni ciascuno, con rito abbreviato. (L'Eco Vicentino)

Tre ragazzi di 20, 19 e 15 anni guardando su Youtube la serie tv americana To Catch a Predator avevano avuto l’idea di diventare giustizieri di pedofili. La tecnica funzionava così: andavano su chat di incontri, si fingevano gay e cercavano qualcuno da adescare. (Open)

Per i giovanissimi “giustizieri”, due ragazzi di 20 e 19 anni che erano stati arrestati in un casolare a Vedelago nel febbraio dello scorso anno insieme a un 16enne (per cui procede la Procura dei minori di Venezia, ndr), ieri è arrivata la sentenza di condanna con rito abbreviato: il gup Piera De Stefani ha inflitto 6 anni e 3 mesi di reclusione per il 20enne, difeso dall’avvocato Elisa Berton, e 6 anni e 10 giorni per il 19enne, difeso dall’avvocato Nicoletta Gasbarro. (ilmessaggero.it)

Avrebbero preso spunto da una serie di documentari tv statunitensi per rintracciare presunti pedofili online. (Fanpage.it)