L’algoritmo negazionista di YouTube e il cambiamento climatico

la Repubblica ESTERI

“Il cambiamento climatico è uno dei grandi temi di oggi ed è una delle maggiori minacce che dobbiamo affrontare.

Il fenomeno crebbe pian piano fino ad arrivare, nel 2018, a 19,4 milioni di video pro e contro la teoria.

Via YouTube venne promosso e fece breccia fra gli estimatori dei complotti.

“La tesi più frequente di questi video è il mettere in dubbio che sia l’attività umana la responsabile del cambiamento climatico. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Non è una questione di libertà di parola, ma della pubblicità gratuita che YouTube sta dando a video fattualmente scorretti». Per i video correlati raccomandati a chi cercava “climate change” questo numero è dell’8%, e aumenta al 21% per la ricerca “climate manipulation”». (Open)

Parole chiave come #climateemergency, #climatestrike e #fridayforfuture sono diventati i principali argomenti di discussione su piattaforme come Twitter e Google. Ma mentre accadeva questo, quasi sotto traccia, venivano promosse su Youtube delle campagne di disinformazione sulla questione climatica. (L'HuffPost)

Contenuti che contribuiscono a spiegare come il negazionismo della crisi climatica non sia solo un fenomeno d'oltreoceano, ma un movimento che corre e attecchisce sempre più anche in Italia. (LifeGate)

Attraverso il suo algoritmo, YouTube suggerisce a milioni di utenti di guardare video che negano il cambiamento climatico in corso. È quanto denuncia la ong Avaaz in base a uno studio pubblicato oggi, che ha esaminato i video che YouTube raccomanda ai suoi utenti quando si ricercano sulla piattaforma alcune parole chiave. (La Stampa)