IL VIDEO. M.O., Zelensky condanna attacco Iran: minaccia a regione e al mondo

il Dolomiti ESTERI

Kiev, 16 apr. Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha condannato l'attacco di droni e missili dell'Iran contro Israele, chiedendo di impegnarsi per evitare un'ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente.Ha invitato a un'azione diretta dicendo: "Il mondo intero vede cos'è la vera difesa. Vede che è fattibile. E il mondo intero ha visto che Israele non era solo in questa difesa: anche i suoi alleati stavano eliminando la minaccia nel cielo. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Con l’azione per difendere Israele dall’attacco dell’Iran, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia “hanno dimostrato di essere alleati non sulla carta, ma nei cieli, sul terreno, in azione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

BRUXELLES. Il tutto cercando di tenere alta l’attenzione sulla situazione umanitaria a Gaza e su quella militare in Ucraina, che dopo lo sciame di droni spediti sul territorio israeliano ha trovato un motivo in più per tornare a chiedere «con urgenza» l’invio di sistemi di difesa antiaerea. (La Stampa)

L’Ucraina si prepara a mandare centinaia di migliaia di soldati al fronte nella guerra contro la Russia. Il presidente Volodymyr Zelensky ha convertito in legge il controverso disegno di legge sulla mobilitazione approvato nei giorni scorsi dal Parlamento di Kiev e volto ad aumentare il numero dei soldati da inviare al fronte. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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"Netanyahu è sotto l'influenza dei suoi ministri per proteggere la sua posizione al potere. Nel suo discorso Barak ha detto anche altre cose, tra cui che "molti ministri del Governo israeliano sono favorevoli ad aumentare l'escalation militare propedeutica alla Guerra così da realizzare alcune profezie e anticipare l'arrivo del Messia". (Il Giornale d'Italia)

Israele deciderà se e come rispondere all’attacco dell’Iran. Gli Stati Uniti, però, non vogliono un’escalation nella regione. E’ il messaggio che Washington ha inviato al governo del premier Benjamin Netanyahu. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)