Rimane incastrato tra cabina e porta dell'ascensore, Antonio muore sul lavoro a 31 anni

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Antonio Pistone, è morto tragicamente sul lavoro dopo essere rimasto incastrato tra cabina e porta dell'ascensore sul quale stava lavorando ad Aci Sant’Antonio, nella città metropolitana di Catania. Per liberare il corpo dell'operaio è stato necessario l'intervento dei Vigili del fuoco. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quando i medici del 118 sono intervenuti hanno potuto solo constatarne il decesso. (ilmessaggero.it)

Il lavoro dovrebbe offrire opportunità di vita, non dovrebbe condurre alla morte». Quello del sindaco di Aci Sant'Antonio, Quintino Rocca, è soltanto uno dei messaggi di dolore condivisi sui social dopo la tragica morte di Antonio Pistone, l'operaio di trentuno anni che ha perso la vita in un incidente sul lavoro ieri, 18 aprile: mentre tentava di liberare una donna rimasta bloccata in ascensore, l'impianto è improvvisamente ripartito e lui è rimasto schiacciato tra la cabina e la porta dell'ascensore. (Giornale di Sicilia)

Incastrato tra la cabina e la porta di un piano elevatore. Una volta estratto, i medici del 118 hanno potuto solo constatare la morte del giovane. (Liberoquotidiano.it)

Una donna che era dentro la cabina dell’ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Si chiamava Antonio Pistone il manutentore di ascensori di 31 anni morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell’elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio dove era al lavoro. (Gazzetta del Sud)

CATANIA – Antonio Pistone, il 31enne morto ieri pomeriggio ad Aci Sant’Antonio, ha perso la vita mentre stava tentando di liberare una donna rimasta intrappolata nell’ascensore di una palazzina in via Marchese di Casalotto. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Antonio non stava svolgendo un intervento di manutenzione, stava operando un soccorso non di sua competenza e, addirittura, da solo! La morte di Antonio rientra nella strage quotidiana di lavoratrici e di lavoratori, mentre la politica e i sindacati "di stato" affondano nell'ipocrisia e nelle lacrime e nei lutti di circostanza. (USB)