Covid. Dal 2022 potrebbe arrivare la pillola anti Covid di Pfizer.

il Fatto Nisseno SALUTE

«I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo – ha spiegato – l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022»

«Siamo alla prima fase della sperimentazione» Pfizer per la produzione di una pillola anti-Covid che dovrebbe riuscire a bloccare il virus.

Presto il vaccino anti Covid potrebbe non essere più da inoculare ma semplicemente da ingoiare con una pillola. (il Fatto Nisseno)

La notizia riportata su altri giornali

Abbiamo […] Ieri la siviera bucata in Acciaieria 2, oggi una fuga di gas: episodi simili sono ormai all’ordine del giorno. (Tarantini Time)

(LaPresse) – “Per i vaccini Pfizer e Moderna l’idea di allungare” i tempi per la seconda dose “è derivata da studi scientifici che dicono che cambia poco fra 21 e 42 giorni. Lo ha detto il commissario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, in visita all’hub vaccinale di Porto Marghera (Venezia) (LaPresse)

Inoltre effettuerà investimenti utili “al ricollocamento abitativo delle persone residenti nell’area perimetrata. (LaPresse) – La norma autorizzata una spesa di 100 milioni di euro da ripartirsi per tre anni nella misura di 75 milioni per l’anno 2021, 20 milioni di euro per l’anno 2002 e 5 milioni per l’anno 2023 con corrispondente riduzione del Fondo sviluppo e coesione programmazione 2021-2027 è di 150mila per ciascuno degli anni del triennio 2021-2023. (LaPresse)

Pertanto, i cittadini che da domani riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30 giorno dalla prima inoculazione (LaPresse)

“Al momento sono regolari gli approvvigionamenti dei vaccini e oggi arriveranno da Roma 160mila dosi di Pfizer. (il Fatto Nisseno)

"Pfizer - ha precisato - non ha mai fatto affermazioni su un range di seconda somministrazione più ampio. Finora chi ha utilizzato un regime di somministrazione analogo a quello suggerito non ha riscontrato nessun problema", ha concluso Marino (Rai News)