Nucleare Iran, l’Ue lascia i colloqui di Vienna: “Prodotto un testo non rinegoziabile”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Ma Teheran non sembra avere intenzione di cedere alle pressioni di Bruxelles e Washington.

Tuttavia, dietro ogni questione tecnica e ogni paragrafo si nasconde una decisione politica che deve essere presa nelle capitali

Secondo un funzionario europeo, che parla in condizione di anonimato, “abbiamo lavorato per quattro giorni e oggi il testo è sul tavolo.

I negoziati per raggiungere un testo sono finiti e abbiamo prodotto un testo. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

(LaPresse) – “Ciò che poteva essere negoziato” riguardo all’accordo sul nucleare iraniano “è stato negoziato ed è ora in un testo finale. Tuttavia, dietro ogni questione tecnica e ogni paragrafo si nasconde una decisione politica che deve essere presa nelle capitali. (LaPresse)

Lo ha confermato l'alto rappresentante agli Affari Esteri Ue, Josep Borrell, spiegando che "se le risposte saranno positive, si procederà alla firma. Da Vienna, dove la scorsa settimana sono ripresi i colloqiui per imporre limiti all'arricchimento dell'uranio iraniano, l'alto rappresentante agli Affari Esteri Ue conferma: "Ciò che può essere negoziato è stato negoziato ed è ora in un testo finale. (Sky Tg24 )

Secondo il diplomatico, alcune discussioni su questioni in sospeso continuano e il risultato dei colloqui dipenderà dalla determinazione di altri partecipanti a prendere decisioni politiche sulle proposte già presente da Teheran (La Sicilia)

Quasi contemporaneamente Washington si è detta pronta a concludere rapidamente l’intesa sul testo UE, definito “unica base possibile”. (RSI.ch Informazione)

Secondo quanto riferito, l’Iran ha lanciato il suo satellite Khayyam utilizzando un razzo russo Soyuz. La Russia coopera con l’Iran nel programma spaziale? (Periodico Daily)

"Ciò che può essere negoziato è stato negoziato ed è ora in un testo finale. In base all'accordo del 2015, l'Iran ha ridotto il suo programma nucleare in cambio di un alleggerimento delle sanzioni di Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite. (EuropaToday)