Da Spadafora a Castelli, ecco chi ha seguito Di Maio nell'addio al populismo e al motto 'uno vale uno'

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Una cinquantina tra deputati e senatori hanno deciso di seguirlo, facendo perdere al loro ex-gruppo la maggioranza relativa in Parlamento.

Un lungo applauso ha accolto Luigi Di Maio nella Sala Giada dell'Hotel Sina Bernini Bristol, dove il Ministro degli Esteri ha annunciato l'addio al Movimento Cinque Stelle.

Tra i presenti in sala, pronti a seguire Di Maio nel nuovo progetto politico, la sottosegretaria Laura Castelli, l'ex-Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ma anche esponenti storici del M5s quali Carla Ruocco, Mattia Fantinati e Francesco D'Uva

Guardiamo al futuro e per costruirlo servono idee concrete e i migliori talenti del Paese, perché uno non vale l'altro - ha sottolineato - Non ci sarà spazio per odio, populismi ed estremismi". (Repubblica TV)

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La pensa certamente così il ministro Stefano Patuanelli, uscito poco fa dalla sede del Movimento: «L’appoggio al governo non è in discussione», ha detto. Ne parla esplicitamente Sergio Battelli, presidente della commissione Affari europei della Camera: «Molti colleghi sono in sofferenza, vediamo come va l’assemblea di stasera», dichiara all’Ansa. (Open)

E allora a farne le spese potrebbe essere proprio Draghi In primo luogo perché il M5s rischia di trovarsi proprio quel campo già occupato alle prossime elezioni. (Open)

Seguono i 5 Stelle con 105, il Pd con 97, Forza Italia con 83, il Misto con 67. La scissione toglie ai 5 Stelle di Giuseppe Conte il 'primato' di gruppo più numeroso. (Adnkronos)