Negozi alimentari in crisi negli States

RSI.ch Informazione ECONOMIA

La situazione già compromessa da porti congestionati, carenza di autotrasportatori, milioni di impiegati in quarantena o isolamento per la variante Omicron, ora si è aggravata a causa della neve.

La causa: i problemi della catena di approvvigionamento che stanno mettendo in difficoltà la grande distribuzione.

Ovviamente il Covid è la causa principale, poi ci sono problemi cronici, come la carenza di autisti e un sistema dei trasporti vetusto

Una situazione aggravata dalla variante Omicron e dalle tempeste di neve che nell’ultima settimana hanno investito la costa Est del Paese, creando ritardi nelle consegne. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altri media

Le carenze sono diffuse a livello nazionale e hanno un impatto su prodotti come la carne, ma anche su beni confezionati come i cereali. (Repubblica TV)

l boom di casi di Covid causati dalla variante Omicron e il maltempo, uniti alla crisi nella catena di approvvigionamento, stanno mettono in grave difficoltà i supermercati americani ed australiani, dove i consumatori nelle ultime settimane vedono sempre più scaffali vuoti. (Ticinonline)

Coles ad esempio vieta l’acquisto di più di due confezioni di petti di pollo, salsicce, carne macinata e cosce di pollo, e non più di una confezione di test rapido per il Covid-19. Cnn Business e Washington Post, solo per citare due esempi, individuano alcune macro cause capaci di provocare queste difficoltà di approvvigionamento e la conseguente mancanza di merci sugli scaffali. (Fruitbook Magazine)