Coronavirus, dati nascosti: Oms ha coperto la Cina “per un'operazione diplomatica”

Imola Oggi SALUTE

Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio.

Quei complimenti, affermano le prove su cui si basa l’indiscrezione dell’AP, facevano parte di un’operazione diplomatica per spronare il Dragone a collaborare di più.

La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara già nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. (Imola Oggi)

Su altre testate

Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell'OMS, ha sottolineato in conferenza stampa a Ginevra che la contagiosità e la severità del COVID-19 non sono affatto cambiate: L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". (Polisblog.it)

Giorni fa, un certo numero di riviste scientifiche e tecnologiche cinesi sono state incluse nel database dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'epidemia di Covid-19. Wei Junmin, presidente e caporedattore della rivista della Chinese Medical Association, ha affermato che le riviste cinesi incluse nel database dell'OMS non solo forniscono supporto accademico alla lotta della Cina contro l'epidemia, ma contribuiscono anche con le esperienze cinesi alla lotta mondiale contro il Covid-19. (Radio Cina Internazionale)

Solo dopo un viaggio a Pechino del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il 30 gennaio, l’Oms dichiarò quella del coronavirus una emergenza globale. L’Organizzazione mondiale della sanità sarebbe – in particolare – in tensione con Pechino per aver aspettato nel condividere i dati sul genoma del virus. (MeteoWeek)

I cinesi non danno le informazioni che per legge dovrebbero condividere, dicono. L’agenzia dell’onu contro Pechino per la fase iniziale del Coronavirus. Ore 19 - iscriviti alla newsletter e ricevi gli ultimi aggiornamenti nella tua casella. (Il Fatto Quotidiano)

Solo il 20 gennaio le autorità Cinesi furono quasi costrette ad ammettere l’esistenza di questo virus trasmissibile da uomo a uomo. Nella questione USA-Cina che sta rinvigorendo ora a causa di queste scoperte, le potenziali lacune e omissioni da parte del paese orientale potrebbero esacerbare un clima già molto teso. (Lezioni Europa)

E stiamo parlando di dati decisivi per valutare la gravità della situazione, le caratteristiche del nuovo virus, e per preparare una risposta adeguata. Eppure, ancora il 14 gennaio l’Oms sul suo profilo Twitter negava che ci fossero “prove certe” della trasmissione uomo-uomo del virus. (Startmag Web magazine)