Lavoratori no vax, a Venezia restano in 80 mila senza tamponi per il Green pass

La Nuova Venezia INTERNO

Il problema rimane, perché il sistema messo in piedi non è in grado di soddisfare appieno la richiesta dei no vax.

Certo la strada maestra dovrebbe essere la profilassi, per questo il ricorso al tampone per ottenere il Green pass è definito «improprio» dall’Usl 3

Penso ad autotrasportatori, panificatori, lavoratori dell’edilizia, delle imprese di pulizie, impiantisti» dice Moreno De Col, presidente veneto di Cna (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altre fonti

Il presidente emiliano di Confindustria, Valter Caiumi, propone di rinviare l’obbligo e suggerisce che le aziende paghino, appunto, i tamponi. Il caso Emilia-Romagna Ma c’è chi, ad esempio in Emilia Romagna, rompe gli indugi. (Corriere della Sera)

Alla Ducati i test fai da te per andare in mensa Infatti le aziende stanno procedendo in ordine sparso. «Sostengo con molta convinzione l’iniziativa del governo Draghi su vaccinazioni e green pass — commenta il parlamentare Pd, Andrea De Maria —: se ne vedono già i risultati. (Corriere della Sera)

Chissà se è mai venuto in mente ai molti che ieri si sono accodati ai nostalgici del fascismo al grido no green-pass". Seguendo la linea rossa tratteggiata si vede che il numero di morti giornalieri ora è stato meno di un decimo del numero dei morti della prima ondata. (PerugiaToday)