Accordo con i militari, Hamdok torna premier. Ma il Sudan si ribella

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La Repubblica ESTERI

Il primo ministro Abdallah Hamdok, costretto alle dimissioni il 25 ottobre con un golpe e fino a ieri agli arresti domiciliari, ha accettato l'accordo con le forze armate che lo avevano deposto per un suo ritorno alla guida del governo

Dopo 26 giorni di proteste, brutali repressioni con decine di morti e centinaia di arresti, c'è l'accordo in Sudan ma non la pace.

(La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Sudan, proteste a Khartum prima dell'accordo dell'ex premier: lacrimogeni contro i manifestanti 21 novembre 2021. Il colpo di Stato di circa un mese fa lo aveva posto agli arresti nella sua abitazione (Il Sole 24 ORE)

Tra i principali finanziatori del progetto, la Banca africana di sviluppo (AfDB), la Banca mondiale, la Banca europea per gli investimenti, Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) , l'Agenzia francese per lo sviluppo (AFD) e l'Unione europea (UE) La centrale avrà tre unità di generazione e un'unità eco-flow da 3 MW, con una capacità installata combinata di 206 MW. (InfoAfrica)

Il Sovrano Consiglio del Sudan, formato nel 2019, terrà una riunione urgente questa domenica prima di annunciare l'accordo, ha detto una fonte a conoscenza dei colloqui. (Vatican News)

Uno sviluppo accolto da proteste di piazza di nuovo represse nel sangue, stavolta anche di un ragazzino, dopo quello delle 40 vittime contate nelle scorse settimane. «Questo accordo apre le porte al superamento di tutte le sfide della transizione», ha sostenuto Hamdok parlando accanto al generale che lo ha ringraziato «per la pazienza» dimostrata mentre era agli arresti (Ticinonews.ch)

(LaPresse) – “Il caso Costantino lo stiamo seguendo fin dal primo momento, ci sono state quattro visite consolari e adesso stiamo lavorando ad una quinta visita e sarà sicuramente argomento del mio incontro bilaterale con il ministro degli Esteri emiratino nelle prossime ore”. (LaPresse)

Uno sviluppo accolto da proteste di piazza di nuovo represse nel sangue, stavolta anche di un ragazzino, dopo quello delle 40 vittime contate nelle scorse settimane. Lo stesso premier ha riacquistato solo oggi la libertà di lasciare la propria residenza, dove è rimasto in una sorta di arresti domiciliari per quasi un mese. (Ticinonews.ch)