Uccide lo zio a coltellate: in estate la lite da cui è partita l'ossessione. VIDEO

Reggionline INTERNO

Davide Gaudiero è reo confesso dell’omicidio del parente, anche se di una vera e propria confessione gli inquirenti non avevano comunque bisogno.

Mentre lo portavano via ha chiesto delle sue medicine, si preoccupava di riuscire a prenderle con continuità.

E’ stato il 27enne a colpire con alcune coltellate al cuore, sembra cinque, lo zio mentre dormiva.

Davide Gaudiero inizialmente è stato condotto al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, si temeva che potesse compiere atti di autolesionismo. (Reggionline)

Su altri giornali

Ha raccontato di aver accoltellato lo zio Paolo (57 anni), fratello del padre Ciro (59 anni), perché si sentiva minacciato. Leggi anche. Reggio Emilia. omicidio. interrogatorio. Tommaso Lombardini avvocato. (Reggionline)

Video di Nicola Fornaciari I Carabinieri della provincia di Reggio Emilia hanno celebrato la ricorrenza della loro patrona, la “Virgo Fidelis”: una ricorrenza religiosa che coincide anche con la giornata dell’orfano e il 78esimo anniversario dell’eroica battaglia di Culqualber. (Gazzetta di Reggio)

Stando a quanto si apprende, il delitto è avvenuto in via 1 Maggio. All’indagato è già stato assegnato un avvocato di ufficio. REGGIO EMILIA – Un uomo di 27 anni si trova in stato di fermo, o di arresto, al pronto soccorso del Santa Maria Nuova. (Reggionline)

Tutti conoscono bene Davide Gaudiero e il padre Ciro, e pure lo zio Paolo, ucciso a coltellate dal nipote. Leggi e guarda anche. Reggio Emilia. omicidio. interviste. vicini di casa. Ospizio. uccide lo zio. (Reggionline)

Secondo una prima ricostruzione della polizia che indaga sull’accaduto, il ragazzo, che è in cura per problemi psichiatrici, ha pugnalato cinque volte lo zio con il quale condivide la casa insieme anche al padre. (Il Fatto Quotidiano)

Fermato, il 27enne è al pronto soccorso per accertamenti. A Reggio Emilia un ragazzo di 27 anni, in cura per problemi psichiatrici, ha ucciso a coltellate lo zio di 57 anni che viveva in casa con lui e con il padre del giovane, disabile. (Il Messaggero)