Test agli arrivi, Solinas: "L'Isola ha il diritto di tornare alla normalità" - L'ordinanza

L'Unione Sarda.it INTERNO

Alcune tensostrutture sono già state montate sul territorio: all'aeroporto di Cagliari, ad esempio, lo spazio individuato per i controlli è l'area degli arrivi internazionali.

***. Elmas, l'area dedicata ai test (il servizio di Videolina). IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA

"La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classificata in zona bianca, ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio". (L'Unione Sarda.it)

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Chi arriverà in Sardegna si dovrà registrare prima dell’imbarco sul sito della Regione. I soggetti che non sono stati vaccinati o che non si siano sottoposti al tampone prima dell’arrivo in Sardegna, dovranno alternativamente recarsi presso le aree dedicate nei porti e aeroporti, al fine di sottoporsi al tampone rapido antigenico (Sassari Oggi)

“Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall’emergenza nei tempi più brevi – prosegue il governatore – Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19, per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che torneranno in Sardegna e che potranno farlo in sicurezza”. (SardiniaPost)

Se dunque cessano tutte le norme restrittive legate alla zona gialla, permane nell’Isola la sospensione di eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Da lunedì test Covid obbligatori per chi arriva nell’Isola, previste aree negli scali per effettuare tamponi rapidi antigenici. (vistanet)

Prima cosa da fare: registrarsi in anticipo rispetto all’imbarco sul sito della Regione o sull’app Sardegna sicura. Stessa rosa di opzioni, stessa procedura per chi arriva nell’isola. (La Nuova Sardegna)

Entrerà in vigore lunedì 8 marzo la nuova ordinanza del presidente della Regione Sardegna. Provvedimenti che riguardano il trasporto pubblico al 50%, l’attività didattica in presenza nelle scuole secondarie dal 50% al 75% e piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari da svolgersi a distanza o in presenza nelle università. (Sassari Oggi)