Poste italiane, buoni fruttiferi: quali conviene scegliere?

Consumatore.com ECONOMIA

Con i buoni fruttiferi dematerializzati, quindi, non si rischia la prescrizione

I buoni fruttiferi sono dei titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti, e funzionano più o meno come delle obbligazioni.

Invece, i buoni fruttiferi dematerializzati conservano un vantaggio.

I buoni fruttiferi sono un investimento caro agli italiani per molti motivi.

Buoni fruttiferi dematerializzati: perché sceglierli. (Consumatore.com)

Ne parlano anche altri giornali

Consigli per il nuovo anno: i migliori buoni fruttiferi postali. Buoni fruttiferi postali dematerializzati e cartacei: le differenze a confronto. In pratica quando si sottoscrive un bpf cartaceo, si riceve un ticket che deve essere poi presentato sia per il rimborso anticipato che a scadenza. (ContoCorrenteOnline.it)

In pratica 10mila euro investiti stamane sullo strumento farebbero guadagnare circa 120 euro netti per 10 anni, commissioni e inflazione a parte Trattandosi di strumenti di risparmio di medio-lungo termine, consideriamo i 5 e i 10 anni. (Proiezioni di Borsa)

Quanto guadagno investendo 6600 euro in un buono fruttifero postale o in un libretto di risparmio? Dopo 8 anni, invece, gli interessi sono di 160,07 euro (ritenuta 20,01 euro) per un totale di 6740,06 euro mentre dopo 12 anni di 323,86 euro (ritenuta di 40,86 euro) e totale di 6883,38 euro. (InvestireOggi.it)

Effettivamente i buoni fruttiferi postali sono un’ottima opzione per chi voglia difendere il proprio danaro dall’inflazione. Ciò è assolutamente giusto visto che l’inflazione erode il potere di acquisto e bisogna, in un modo o nell’altro, correre ai ripari. (iLoveTrading)

Cioè capitale integralmente restituito e maggiorato del 3% di rendimento netto (di tasse e commissioni). In altri casi capita anche di guadagnare il 50% in soli 3 anni dall’emissione del BTP, come quello collocato a inizio 2019. (Proiezioni di Borsa)