Tumore vescica: in Ue, 1 caso su 20 legato all’acqua del rubinetto

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Situazione di rischio che, si legge nello studio, potrebbe essere neutralizzata ottimizzando trattamento, disinfezione e distribuzione dell’acqua.

Il totale sarebbe di 6.551 casi all’anno, con uno spettro d’analisi esteso a 26 Paesi europei tra cui l’Italia.

Lo rivela uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, che ha riguardato 28 Paesi tra cui l’Italia.

Oltre 6mila casi di tumore della vescica all’anno, in Europa, sarebbero collegati a sostanze chimiche presenti nell’acqua del rubinetto. (Thesocialpost.it)

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Ok, procediamo! Questo tipo di tumore alla vescica associato alle sostanze chimiche contenute nell’acqua fa seguire un altro fattore strettamente associato alla medesima patologia: il fumo delle sigarette. (Foyhotech)

I Paesi con i valori più bassi sono risultati Danimarca e Paesi Bassi, in cui i casi di tumore alla vescica potenzialmente attribuiti all'acqua sono dello 0%. Ma, se tutti i Paesi europei rispettassero i limiti, 2.900 di questi casi potrebbero essere meno a rischio. (il Giornale)

I ricercatori hanno stimato il numero di casi di cancro alla vescica attribuibili utilizzando i tassi di incidenza e i livelli di trilometani. Il 5% dei casi di tumore alla vescica in Europa, uno su 20, sarebbe collegato a prodotti chimici presenti nell'acqua di rubinetto, per un totale di 6.561 casi l'anno in 26 paesi del continente. (Yahoo Notizie)

I ricercatori hanno stimato il numero di casi di cancro alla vescica attribuibili utilizzando i tassi di incidenza e i livelli di trilometani. (Il Messaggero)

Se nessun paese superasse l’attuale media UE, potrebbero potenzialmente essere evitati 2.868 casi annui di tumore alla vescica.. I ricercatori hanno stimato il numero di casi di cancro alla vescica attribuibili utilizzando i tassi di incidenza e i livelli di trilometani. (Giornale di Sicilia)

Delle ricerche fatte precedentemente si è potuto stabilire che c’è corrispondenza tra cancro alla vescica e che vengono a contatto con sostanze a lungo termine come i trialometani e il cloroformio, che si vanno a formare come sostanze indesiderate quando l’acqua viene sottoposta a disinfettazione negli impianti, e risultate cancerogene dopo degli studi sugli animali. (Notizie Ora)