Borsa: Milano riduce calo (-0,28%) con Europa dopo dati Pil

La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

In luce invece Webuild (+4,64%) e Astaldi (+4,73%) con quest'ultima pronta a lasciare il listino il prossimo 2 agosto

Anche Francoforte dimezza il ribasso iniziale (-0,66%), malgrado la crescita del pil tedesco dell'1,5% sia stata inferiore alle attese.

I conti aiutano Leonardo (+2,13%) ed Eni (+1,32%) mentre il possibile risiko bancario spinge Bper (+2,09%) non Banco Bpm (-0,49%).

La Borsa di Milano riduce le perdite (Ftse Mib -0,28%) e lo stesso fanno i listini europei mentre migliorano i futures Usa pur restando negativi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre testate

Finale di settimana in rosso per le Borse europee - dopo due giorni di buoni rialzi e la trimestrale Amazon a sgonfiare gli entusiasmi a Wall Street. Nella seduta del 30 luglio il Ftse Mib ha ceduto lo 0,6% penalizzato dall’andamento di alcune società che hanno pubblicato I conti trimestrali come Saipem, Enel e Nexi. (Il Sole 24 ORE)

Alle 10.25 il FTSEMib era in progresso dello 0,38% a 25.183 punti, mentre il FTSE Italia All Share perdeva lo 0,37%. Telecom Italia TIM vira in territorio positivo (+1,49% a 0,375 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari del primo semestre 2021. (SoldiOnline.it)

Alle 20 italiane è prevista la pubblicazione del comunicato finale della Fed e mezz’ora dopo l’appuntamento è con la conferenza stampa del chairman Powell. In avvio di seduta l’eurodollaro è stabile a 1,181 (-0,05%) mentre tra le commodity il future con consegna ottobre sul petrolio Brent sale dello 0,4% a 73,8 dollari al barile. (Money.it)

In attesa dell'annuncio della Federal Reserve sui tassi, tiene banco la stagione delle trimestrali con numeri solidi da parte delle big Tech con Apple, Alphabet e Microsoft andate tutte oltre le attese. (Finanzaonline.com)

Allarme sulle blue chip cinesi Chiusura dunque in netto ribasso per le borse cinesi, che si fermano sui minimi dell’anno, complici le ultime mosse del governo e il crollo della borsa di Hong Kong. Il Csi300, che riunisce i titoli a maggior capitalizzazione cinesi, ha ceduto il 3,22%, sui minimi da dicembre. (Corriere della Sera)

Sul fronte opposto brilla Unicredit che è entrata agli scambi in ritardo e guadagna il 5,62% grazie ai conti e sopratutto al possibile acquisto, a certe condizioni, di Mps che intanto ha preso il volo ed è finita in asta di volatilità dove segna ora un rialzo teorico dell'8% Controcorrente rispetto al lisito di muovono con un occhio al risiko anche Bper (+0,86%) e Banco Bpm (+0,61%). (Tiscali.it)