Repubblica, i De Benedetti vendono a Elkann

Il Messaggero INTERNO

Non c'è soltanto la conclusione (almeno sulla carta) di un duro scontro familiare dietro la decisione di Marco e Rodolfo De Benedetti di cedere il gruppo Gedi (cui fanno capo L'Espresso, Repubblica, La Stampa e i quotidiani locali ex Finegil).

Gedi «è un'azienda senza vertice e senza comando», che «va risanata» dichiarò De Benedetti padre.

Fino ad arrivare al passo indietro dalla presidenza onoraria del gruppo Gedi che ricopriva da qualche anno. (Il Messaggero)

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La holding di FCA, presieduta da John Elkann, tratta l'acquisto del 45,7% di Gedi in capo alla Cir dei fratelli Marco, Edoardo e Rodolfo De Benedetti. Lunedì si riunirà il cda di Cir per esaminare l'operazione che cambierebbe parte degli assetti dell'editoria italiana. (ilBianconero)

Incredulità e rabbia, si diceva, perché il presidente del gruppo […] Quando il sito Dagospia lancia un flash nel tardo pomeriggio la reazione è incredulità e rabbia: “Ieri i fratelli De Benedetti hanno deciso di vendere la Gedi (Repubblica, Stampa, Espresso, etc. (Il Fatto Quotidiano)

John Elkann compra Repubblica e La Stampa. L’operazione che vedrebbe Exor acquisire il controllo di Gedi con questo schema dovrà necessariamente passare attraverso un’Opa. Un mese fa Carlo De Benedetti aveva dichiarato pubblicamente di voler riprendere il controllo del suo ex gruppo editoriale sfilandolo ai figli. (next)

L'operazione è rivoluzionaria per la famiglia De Benedetti. Così il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti, nella nota. (Yahoo Finanza)

La holding di FCA, presieduta da John Elkann, tratta l'acquisto del 45,7% di Gedi in capo alla Cir dei fratelli Marco, Edoardo e Rodolfo De Benedetti. Carlo ha accusato i figli di non essere in grado di svolgere il mestiere di editore. (Calciomercato.com)

La Stampa, 31-11-2019. Stabilità e rispetto dell’indipendenza redazionale: saranno questi, secondo fonti vicine a John Elkann i punti chiave del progetto imprenditoriale che punta alla trasformazione di Gedi e che non prevede alcuna ipotesi di spezzatino ma neanche «suggestioni nostalgiche». (Primaonline)