Migranti, "L'Italia e la Ue responsabili per la morte e le sofferenze di quelli riportati indietro"

la Repubblica ESTERI

"Gli Stati individualmente e collettivamente, anche in quanto membri dell'Unione europea, hanno condotto dal 2014 una serie di azioni interconnesse che hanno reso molto più probabile l'intervento della guardia costiera libica nelle operazioni di intercettazione dei migranti nel Mediterraneo e hanno quindi fatto aumentare le probabilità che siano riportarti in Libia - scrive la commissaria - Questo è stato fatto nonostante gli Stati sapessero, o avrebbero dovuto sapere, che li i migranti sono spesso sottoposti a tortura, maltrattamenti e altre gravi violazioni dei loro diritti". (la Repubblica)

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Prioritaria è dunque l’esigenza di ritornare su un sentiero di rientro del debito pubblico, come già è stato nel primo decennio di moneta unica. In sostanza, si ritiene che, non essendo stato conseguito l’obiettivo di riduzione del debito, debba essere rafforzata la disciplina dei Paesi membri. (Startmag Web magazine)

Nel 2020 prevedono di non avere alcun aggiustamento di bilancio significativo o addirittura un’espansione di bilancio. (FIRSTonline)

Per tutto questo “è nostra responsabilità come Ue e comunità internazionale, mantenere il nostro impegno a prevenire, respingere apertamente e condannare tutti gli atti di violenza contro donne e ragazze. (Servizio Informazione Religiosa)

I documenti programmatici di nove Stati membri sono conformi al Patto, due Stati sono sostanzialmente conformi e per otto Stati membri i documenti programmatici presentano un rischio di non conformità». (Romasette.it)

Richiede un ampio coinvolgimento delle organizzazioni internazionali, delle ong, della società civile in generale. “Porre fine alla violenza contro donne e ragazze richiede però un fermo impegno non solo a livello istituzionale. (Servizio Informazione Religiosa)

Secondo quanto si apprende, nel pomeriggio gli ambasciatori presso la Ue si riuniranno per approvare una decisione che emenda quella precedente di settembre, con l'inserimento dei tre nuovi nomi nella lista dei 27 commissari, dopo le bocciature all'Eurocamera dei candidati ungherese, francese e romeno, avvenute nei mesi scorsi. (Giornale di Sicilia)