Economia, il Fondo monetario internazionale: «La pandemia brucia 3.000 miliardi, rischio ripresa»

Il Messaggero ECONOMIA

I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando.

Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale, sottolineando che la «risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante»: senza la «recessione sarebbe stata ben peggiore».

Il riemergere delle infezioni in Europa rappresenta probabilmente il maggiore rischio al ribasso al momenti. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A fornire un outlook aggiornato sul vecchio continente è il Fondo Monetario Internazionale, che ha dato indicazioni piuttosto fosche sull’uscita dalla crisi nella regione europea. Il FMI ha quindi avvisato l’Europa: la crisi è grave, la ripresa economica a rischio. (Money.it)

Per il 2020, gli economisti di Washington prevedono una contrazione del 7%, la maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale ma in miglioramento rispetto al -8,5% stimato in giugno. Per sostenere la ripresa dalla pandemia, le politiche dovrebbero cercare di affrontare sfide di lunga durata, come la bassa crescita della produttività, la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e la crescente disuguaglianza». (La Stampa)

«La loro resilienza, insieme alla forte risposta politica, hanno aiutato a prevenire un credit crunch», una stretta del credito. I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. (Ticinonline)

Lo ribadisce il Fondo monetario internazionale che stima per il 2020 una contrazione del Prodotto interno lordo del Vecchio Continente del 7%. Le banche sono solide ma nel medio termine serviranno aumenti di capitale. (Il Fatto Quotidiano)

Un ritiro prematuro delle politiche di sostegno potrebbe risospingere i Paesi nella recessione, cancellando gran parte di quanto ottenuto finora. Ma, avverte l'istituto di Washington, "la ripresa da questa crisi sarà incerta e parziale". (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

"Un sostegno discrezionale che - ricorda il Fondo - si è aggiunto ai consistenti stabilizzatori automatici europei" con "la maggior parte dei pacchetti fiscali utilizzata per programmi di mantenimento del lavoro e sostegno alla liquidità per le imprese". (la Repubblica)