La strage russa e i due terroristi venuti dalla Turchia: perché il Paese è l’avamposto di Isis-K

Corriere della Sera ESTERI

Di Guido Olimpio Posizione geografica, fornitura di documenti falsi, finanziamenti di uomini di fiducia dello Stato Islamico: oltre il Bosforo c’è la piattaforma logistica e organizzativa degli attentati. Le centinaia di arresti e il ruolo ambiguo di Erdogan Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan La Turchia è una delle piattaforme logistiche dello Stato Islamico e lo è ancora di più per la «provincia Khorasan». (Corriere della Sera)

Su altre fonti

"Ciò non può accadere senza il supporto dell'intelligence di qualche Paese. La verità è che l'Isis non è in grado di portare avanti da solo un'organizzazione del genere. (La Tribuna di Treviso)

MOSCA – Si faceva chiamare “Abdullokh”, in arabo “Servo di Dio”, Shamsidin Fariduni, il 25enne tagiko che gli investigatori russi considerano l’organizzatore dell’attacco terroristico alla Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, rivendicato dall’Isis-K o Khorasan, ramo afgano del gruppo jihadista. (la Repubblica)

Turchia: "Catturati 147 sospetti membri dell'Isis" (Il Mattino di Padova)

L'organizzatore della strage, secondo gli investigatori russi, sarebbe il 25enne tagiko Shamsidin Fariduni. L'attacco, che ha provocato 140 morti, è stato quasi subito rivendicato dall'Isis-K o Khorasan, che è il ramo afgano del gruppo jihadista. (Liberoquotidiano.it)

Vladimir Putin potrebbe trasformare l’attacco al Crocus City Hall di Mosca in una “benedizione” che gli offre il destro per giustificare una recrudescenza della sua guerra di aggressione all’Ucraina e per lanciare alcuni messaggi ai paesi europei e agli Stati Uniti; per dire alla Francia di “tornare in sé” dopo le dichiarazioni di Emmanuel Macron che aveva prospettato l’opportunità di un invio di truppe di soldati europei sul territorio ucraino; per dire alla Germania di astenersi dall’invio a Kyiv di missili Taurus; per puntare un dito minaccioso contro la Polonia e mettere all’angolo gli Stati Uniti. (L'HuffPost)

Il primo è arrivato a Istanbul il 20 febbraio e ha lasciato il paese il 2 marzo per raggiungere la Russia. Il secondo è entrato in Turchia il 5 gennaio rimanendo anche lui fino al 2 marzo. (ilGiornale.it)