Francia, via libera del governo al prestito da 5 miliardi per la Renault

Corriere della Sera ECONOMIA

L’esecutivo francese ritiene di aver ricevuto le adeguate garanzie richieste al gruppo sulla tutela dei siti francesi e i posti di lavoro a cui era vincolato il via libera al prestito garantito.

A febbraio, Renault ha rivelato la sua prima perdita annuale in un decennio.

Il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire ha firmato la concessione del prestito da 5 miliardi di euro, garantito dallo Stato, per la Renault. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

- Dopo trattative e polemiche, il ministro francese dell'Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, darà oggi il via libera al prestito garantito dallo stato di 5 miliardi di euro per Renault. "Abbiamo bisogno di questi lavori, altrimenti morirà un intero territorio", ha detto. (la Repubblica)

Il gruppo ha presentato un piano di risparmi da 2 miliardi e il taglio di quasi 15 mila posti di lavoro. Arriva l’ok definitivo al prestito da 5 miliardi di euro garantito dallo Stato per Renault. Il presidente Jean-Dominique Senard aveva assicurato che il piano contemplava la chiusura di un solo sito in Francia, quello di Choisy-le-Roi nella Val-de-Marne. (La Gazzetta dello Sport)

. (Il Messaggero)

Il finanziamento potrà essere "richiamato" dalla Casa della Losanga per finanziare le sue attuali "esigenze di liquidità nel contesto di una crisi senza precedenti". La scadenza è di 12 mesi, ma è prevista un'opzione per estendere la durata del prestito per un ulteriore periodo di tre anni. (Quattroruote)

La previsione è che la capacità di produzione globale discenderà da 4 a circa 3,3 milioni di veicoli. Prevista invece, dopo il 2024, l'interruzione della produzione automobilistica a Flins, nella regione parigina, ma la produzione dello stabilimento, con 2.600 dipendenti, verrà riconvertita. (AGI - Agenzia Italia)

L'apertura di credito, che potrà essere utilizzata integralmente o parzialmente, consentirà di garantire il finanziamento del fabbisogno di liquidità del gruppo in un contesto di crisi senza precedenti. (Il Sole 24 ORE)