Francesco Schiavone, detto "Sandokan", si è pentito e ha cominciato a collaborare con la giustizia. Era il super boss del clan dei Casalesi

ilmessaggero.it INTERNO

È crollato il muro dell'omertà. Francesco Schiavone, conosciuto come Sandokan, capo dei Casalesi, una delle cosche più temibili della camorra, si è pentito e ha cominciato a collaborare con i magistrati della Dda. La notizia - di cui in città si parlava già da qualche giorno - è stata anticipata dall'edizione di Cronache di Caserta. In questi giorni le forze dell'ordine, a quanto si apprende, si sono recate a Casal di Principe per proporre ai parenti del capoclan, tra cui il figlio Ivahnoe, di entrare nel programma di protezione, a conferma della volontà di Sandokan di collaborare con la Dda di Napoli (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Il pentimento di Schiavone rappresenta l’ennesimo durissimo colpo alla camorra e al crimine organizzato e la vittoria dello Stato che, con i suoi uomini e le sue donne migliori, non ha mai smesso di contrastare un fenomeno criminale devastante per il futuro della nostra Nazione. (LAPRESSE)

NAPOLI «Se vuole Schiavone può ancora raccontare cose interessanti per la lotta contro la camorra. Anche se sta in carcere da ventisei anni. Certo, la grande criminalità è andata avanti, ma lui resta ancora un elemento importante». (Corriere della Sera)

Lo dice all’ANSA Gennaro Nuvoletta, fratello di Salvatore, il carabiniere ucciso nel 1982 a soli 20 anni dai Casalesi che volevano vendicarsi della morte di un loro esponente, Mario Schiavone, cugino di Sandokan, ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri in un giorno peraltro in cui Salvatore Nuvoletta non era in servizio. (Livesicilia.it)

Schiavone è malato di cancro e da poco è stato trasferito nel carcere di L'Aquila. Napoli, 29 mar. (il Dolomiti)

All'epoca era vicequestore della polizia di Stato in servizio alla Dia, la Direzione investigativa antimafia. Sergio Sellitto oggi ha 63 anni ed è un dirigente dell’Interporto Campano. (La Stampa)

A dirlo all'Adnkronos, rispondendo sul pentimento del boss Francesco Schiavone, è Raffaele Cantone, attuale capo della Procura di Perugia, che in passato da pubblico ministero si è occupato di alcune importanti inchieste contro il clan dei Casalesi che, a processo, hanno portato a condanne in via definitiva all'ergastolo proprio per l'ormai ex boss pentito. (Adnkronos)